09/11/2020
di Alessandra La Rosa

Nielsen, mercato pubblicitario di nuovo in calo a settembre: -3,4%. Bene solo il digitale

Dopo due mesi in positivo, gli investimenti tornano al segno “meno”, con internet unico mezzo in crescita. In pari la tv

Dopo gli ultimi due mesi con il segno “più”, a settembre il mercato pubblicitario torna in negativo. Secondo i nuovi dati Nielsen, la raccolta nel singolo mese perde il 3,4%, con un andamento nel periodo cumulato gennaio - settembre, sempre condizionato dagli effetti del lockdown, in discesa del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi nove mesi si attesta a -20,3%.


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“Dopo un secondo trimestre in calo del 34,3% a causa del lockdown, come avevamo previsto, il terzo trimestre è tornato in terreno positivo, crescendo del 2,3% nonostante la frenata di settembre - ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen -. Si tratta di una crescita che non ci riporta ai valori pre-crisi ma che se non altro testimonia la necessità e la volontà da parte delle aziende di ricominciare a investire, in un contesto di graduale ripresa delle attività economiche. Non dimentichiamo comunque che stiamo analizzando un periodo, quello tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, in cui il clima di fiducia e l’atteggiamento delle aziende non era certo paragonabile a quello attuale. La stessa Banca d’Italia, nel Bollettino Economico di ottobre, prevede un consolidamento del PIL a +12% congiunturale nel terzo trimestre”.

L'andamento dei singoli mezzi

Relativamente ai singoli mezzi, nei nove mesi l’andamento è negativo per tutti. Situazione analoga anche per la raccolta nel singolo mese, a eccezione del web advertising che è l’unico a chiudere in crescita a settembre.

La raccolta pubblicitaria della televisione è sostanzialmente in linea nel singolo mese (-0,3%) e in calo del 15,3% nei nove mesi.

Andamento negativo per la stampa: a settembre i quotidiani calano del 13,3% e i periodici del 41,4%; la perdita nel periodo gennaio-settembre è a doppia cifra per entrambi, rispettivamente del 19,7% e del 40,3%. Nuova contrazione per la raccolta pubblicitaria della radio, che registra una perdita del 22,8% a settembre e del 30,1% nel periodo cumulato.

Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a settembre la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti “Over The Top” (OTT), segna una crescita del 7,8% - unico mezzo sopra lo “zero” a settembre - e porta la perdita del periodo cumulato a -7% (-7,1% se si considera il solo perimetro FCP-Assointernet).


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Ancora in perdita l’outdoor a -35,2% (-47,8% gennaio - settembre), il transit e il direct mail con cali rispettivamente del 42% (-55,1% a gennaio - settembre) e del 27,5% (-33,4% gennaio - settembre). I fatturati di go tv e cinema non sono infine ancora disponibili.

I settori merceologici: in aumento enti/istituzioni e casa, calano auto e pharma

I settori merceologici che sono in crescita nel singolo mese di settembre sono 10, tra i quali si evidenziano le migliori performance di enti/istituzioni (+50,9%), abitazione (+22,6%), elettrodomestici (+13,7) e gestione casa (+13,3). Nel periodo gennaio – settembre se ne registrano invece solo tre in crescita: gestione casa (+5,4%), distribuzione (+2,5%) e enti / istituzioni (+16,7%). Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenziano nei nove mesi gli andamenti negativi di automobili (-26,3%), farmaceutici (-18,2%), gli alimentari (-14,8%), media / editoria (-12,8%) e bevande / alcoolici (-19,8%).

“Il ritorno in negativo del mese di settembre è un segnale da tenere in seria considerazione dopo i due mesi di euforia – conclude Dal Sasso -. A differenza del periodo marzo – aprile in cui regnavano una comprensibile incertezza e impreparazione, oggi si può fare tesoro dell’esperienza fatta in quei mesi e affrontare il futuro con più ottimismo, in un’ottica costruttiva che deve valere anche per il mondo della comunicazione”.

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