22/05/2023
di Alessandra La Rosa

In calo le frodi pubblicitarie su mobile in Italia. I dati del nuovo Media Quality Report di IAS

Le frodi pubblicitariesu Mobilein Italia sono diminuite di 0,03 punti percentuali, pari a 0,22% nel 2022 rispetto a 0,25% del 2021. A livello globale, I tassi di frode pubblicitaria in ambiente mobile sono rimasti sostanzialmente invariati, con un calo di 0,01 punti percentuali, passando dallo 0,40% del 2021 allo 0,39% nel 2022.

Lo rivela il Media Quality Report di Integral Ad Science (IAS), giunto alla sua diciottesima edizione, dopo aver analizzato nel corso del 2022 centinaia di miliardi di dati globali a livello di impression.

Le frodi in Italia sono diminuite grazie all'impiego da parte dei marketer di sofisticate tecniche antifrode, spiega in una nota la società specializzata nella qualità dei media digitali, tra cui l'intelligenza artificiale e le strategie di ottimizzazione per garantire che i loro annunci raggiungano persone reali.

"I dati guidano l'industria pubblicitaria e il Media Quality Report di IAS fornisce i parametri di riferimento che alimentano le decisioni dei marketer in Italia e nel mondo - ha dichiarato Elisa Lupo, Managing Director di Italia, Spagna e Portogallo -. Il Media Quality Report funge da punto di riferimento durante tutto l'anno, consentendo ai marketer di massimizzare il loro ROI e di essere sempre all'avanguardia. Il team di ricerca di IAS è uno dei migliori del settore e rappresenta una fonte significativa di informazioni per i nostri clienti."

La ricerca ha inoltre rilevato che l'adozione della Quality Path Optimization (QPO), che identifica percorsi di acquisto efficienti dal punto di vista dei costi per ottenere inventory di qualità, nel 2022 è aumentata a livello globale. Nel corso dell’anno il numero di ad buyer che hanno adottato la QPO è aumentato del 533% in tutto il mondo. I percorsi di acquisto ottimizzati (optimized supply paths) nel 2022 hanno registrato, in tutto il mondo, un tasso di qualità dell'84% e hanno generato conversioni a un costo per conversione inferiore del 25% rispetto ai percorsi non ottimizzati.

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