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Hearst, nasce il Barometro del sentiment degli italiani durante l’emergenza

La rilevazione, realizzata in collaborazione con la società di audience intelligence Pulsar Platform, avrà cadenza settimanale

Hearst rafforza il proprio posizionamento di azienda data-driven grazie a una partnership con Pulsar Platform, società inglese di audience intelligence, e lancia il Barometro del sentiment degli italiani durante l’emergenza Coronavirus. L’analisi delle conversazioni in rete, grazie alla rilevazione di quasi un milione di messaggi alla settimana, permetterà a Hearst di informare i propri lettori sugli argomenti più vicini alle loro esigenze, comprendere meglio i cambiamenti della società e offrire a partner e investitori piattaforme per recepire le attitudini dei propri consumatori e interagire con loro. Il Barometro è la prima di una serie di indagini che Hearst condurrà sulla propria audience con l’obiettivo di leggere le esigenze del pubblico e fornire loro strumenti per “vivere meglio”. I prossime sondaggi verteranno sui comportamenti rispetto alla sostenibilità ambientale; l’attitudine verso i temi del benessere del fisico e della mente, l’atteggiamento verso le questioni che attengono alla sfera economica. Il primo utilizzo del Barometro Hearst, i cui risultati verranno pubblicati sui siti di Hearst Italia Esquire, Elle, Cosmopolitan, Marie Claire, Harper’s Bazaar ed Elle Decor, è stato monitorare il web dal 25 al 31 marzo sui temi dell'emergenza sanitaria. Il sistema di analisi Pulsar ha elaborato un indice complessivo per misurare l’attitudine degli italiani. La tendenza, pur in un momento che si conferma di forte sofferenza, mostra un primo miglioramento: in una scala in cui lo zero è neutro, i valori negativi indicano pessimismo e quelli positivi ottimismo, siamo passati da un - 11% nella settimana precedente a un - 3% tra il 25 e il 31 marzo. L'analisi lessicale ha associato a queste emozioni le parole più ricorrenti: nel quadrante negativo emerge per esempio la spesa, vissuta come difficoltà pratica da molti, poi i soldi, problema grave fin da subito per molti italiani, così come spesso troviamo citata l'Europa, con le polemiche sul sostegno ai titoli per finanziare le misure anti-crisi e infine il termine guerra, a cui gli avvenimenti di queste settimane sono spesso assimilati. Nel quadrante positivo parole come la gratitudine, rivolta a chi lavora a contatto con il virus più direttamente, poi la sera come momento di speranza, gli amici e in cucina sia il termine generico ricette che, nello specifico, la pizza come "bene rifugio" di più alto valore emozionale. Tra i messaggi più condivisi su Instagram, la lettera all'amica del cuore del giovane scrittore Nicolas Paolizzi. Tante le ricette, poi la televisione che emerge per il grande potere di amplificazione che ancora esercita. Tra gli articoli più visibili sui social media troviamo anche fonti internazionali: grande eco per il commento dell’ex presidente della Bce Mario Draghi sul Financial Times. Poi tra le fonti italiane, sia Giorgio Armani con l'impegno per la produzione di camici monouso, sia le prese di posizione del virologo Roberto Burioni. I consumi di informazione si sono orientati in maniera preponderante verso i social media (32%), seguiti al 16% da giornali e magazine tradizionali. TV al 13%. L'indagine ha inoltre cercato di capire come si vive la casa durante l'isolamento. Tra gli ambienti domestici vince a mani basse il letto, protagonista indiscusso della nostra quarantena con il 37% di menzioni. Divano solo al 10%. Il balcone è ancora collegato a uno dei pochi momenti di libertà, con il 13% di share of voice. La vita degli italiani gira molto attorno al cibo: il 18% si mostra cucina, il 15% a tavola con i commensali. E in cucina di cosa ci occupiamo (o perlomeno cosa ci piace di più mostrare in pubblico)? Primi piatti, nel 46% dei casi, poi dolci nel 36% dei casi. Ma al supermercato invece si parla di più di ingredienti per i dolci o per la panificazione. Carne o pesce? Siamo in rapporto di 10:6. Alcolici vs prodotti salutistici, vince Bacco, di stretta misura. Molto presente il caffè. Si acquistano molti giochi e apparecchi elettronici. Le donne ritrovano a casa uno spazio di cura per sé con le beauty routine (67% make-up, 22% detergenti e 11% skincare), spesso fai da te e sovente anche pretesto per fare shopping nei reparti di cosmetica degli store online. La moda vive in una nuova chiave leggera: frequenti gli aggiornamenti autoironici sui look da appartamento, molti gli acquisti ecommerce di abbigliamento comodo. E quali sono i pensieri ricorrenti di noi italiani in questo momento? Cosa ci preoccupa o ci manca di più oggi? Tutti non vediamo l'ora di tornare ad uscire a goderci la natura (15%), di abbracciare i cari (16%). Eppure, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, il desiderio prevalente su tutti è di tornare al lavoro (19%).

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