31/03/2023
di Redazione Engage

A New Fashion Plan(et): il report di Unaforesta che analizza il complicato rapporto tra moda e sostenibilità

Non è una novità, tutt’altro, è una vera e propria tendenza. Parlare di sostenibilità all’interno di aziende e brand del mondo moda, è diventato un “must have” di cui ormai non si può più fare a meno.

Valido anche per l’anno appena passato, questo trend si afferma ancora una volta essere di grande interesse per nuove e vecchie generazioni che, purtroppo, dovranno affrontare un futuro incerto all’insegna di una grande sfida: conservare il pianeta per le prossime generazioni.

Non solo persone, anche brand e aziende, sono chiamate a rispondere “presente”. In particolare, il mondo della moda, che, come riportato nel nuovo reportdi Unaforesta“A New Fashion Plan(et)” di febbraio 2023 "produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti tossici ogni anno".

La pubblicazione ha portato alla luce le principali criticità del mondo fashion e le risposte che le aziende stanno dando per affrontare questo grande problema, anche grazie all’attenzione delle nuove generazioni sul tema (clicca qui per scaricare l’ultimo report).

La ricerca ha avuto il contributo degli studenti dell’accademia Moodart, la prima scuola di comunicazione per la moda, immagine coordinata ed eventi in Italia. La scelta di questa collaborazione ha un fine ben preciso: avere un riscontro più sincero e concreto della percezione che la Gen Z ha rispetto alla tematica della sostenibilità. Studio caratterizzato anche dall’analisi degli standard di comportamento etici attraverso gli esempi emblematici di brand che stanno cercando di invertire la rotta in direzione “green”.

All’interno della divulgazione, trova spazio proprio il rapporto che le maison hanno con la parola “green”. Case di moda, che comunicano la propria sostenibilità, attraverso spot o adv che celebrano azioni in favore dell’ambiente ma, come dice l’estratto, “incorre costantemente nel rischio di venire svuotato della sua effettiva rilevanza e di essere utilizzato, meschinamente, come semplice arma di marketing”.

Lo studio di consulenza, specializzato in eCommerce e progetti digital nei settori fashion & sportswear, ha voluto approfondire questo delicato tema che tocca le sfide affrontate dai brand con i quali lavora quotidianamente, perché attraverso la pianificazione strategica e la sensibilità verso queste tematiche si può dare una chiara direzione ai futuri progetti, in linea con quelli che sono i valori della sostenibilità.

Nella stessa direzione, è stata anche la scelta di affidare la copertina del report all’illustratore Giacomo Bagnara, che da anni collabora con Unaforesta e che ha riassunto all’interno della copertina, nel suo iconico stile, il contenuto della pubblicazione.

Michea Caldeira, partner di Unaforesta, commenta così l’uscita: “Vogliamo, attraverso questo ultimo report, portare a una riflessione più profonda sulla tematica, sensibilizzare i nostri interlocutori rispetto ad un trend attuale e di grande importanza. Lo studio è un monito anche e soprattutto per il mondo del marketing e della comunicazione, che non sia solo uno strumento di propaganda ma un sincero impegno per un mondo più green”.

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