• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
16/04/2024
di Simone Freddi

Svolta Alfa Romeo, il B-Suv Milano diventa Junior dopo le polemiche

A seguito delle critiche del Ministro Adolfo Urso, l’a.d. del marchio Jean-Philippe Imparato ha annunciato il nuovo nome del modello presentato il 10 aprile. Una decisione che può costare sul piano della comunicazione

Alfa-cambio-nome.jpg

Nella frenesia degli utlimi giorni, Stellantis ha deciso un cambio di nome che sta facendo discutere: l'Alfa Romeo Milano è diventata Alfa Romeo Junior.

Tutto è avvenuto ad appena una settimana di distanza dalla presentazione ufficiale, avvenuta il 10 aprile, dell'ultimo modello di casa Alfa Romeo, che segna l’ingresso del marchio italiano nel segmento dei B-SUV. Poi, lunedì, Jean-Philippe Imparato, a.d. del marchio, ha annunciato la nuova denominazione di Junior in una conferenza stampa organizzata in tempi strettissimi.  


Su questa vicenda leggi anche: DA MILANO A JUNIOR, IL PARERE DI ANDREA CAMAIORA: «IL PROBLEMA DI STELLANTIS È LA PERDITA DI ITALIANITÀ»


La decisione è stata motivata dalle polemiche e dalle critiche arrivate dopo che il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sollevato la questione legata al fatto che il nome "Milano" non poteva essere associato a un'auto prodotta al di fuori dell'Italia, sulla base di una legge italiana che nel 2003 ha definito “l’Italian Sounding”. Questa controversia ha portato Alfa Romeo a prendere una decisione rapida, ribattezzando la vettura come Alfa Romeo Junior.

Imparato ha spiegato ai giornalisti che il nome Milano era stato scelto per omaggiare la città natale di Alfa Romeo e per rispondere ai gusti del pubblico. Di fronte alle polemiche però, «pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge», ha proseguito Imparato, «abbiamo deciso di cambiare nome in Alfa Romeo Junior, per tornare a lavorare in un clima di tranquillità e distensione. Non voglio fare polemiche o politica, ma solo fare business».

Nonostante le parole di Imparato, Stellantis ha difeso la scelta originaria del nome Milano, sostenendo che non violava la legge sull'Italian Sounding. Secondo il gruppo, il nome non rappresenta un'origine geografica e sulle vetture era chiaramente indicata l'origine polacca della produzione.

Sta di fatto che, seppure il rebranding abbia costi diretti minimi (la produzione su larga scala della vettura deve ancora cominciare), per Alfa tutto questo comporterà uno sforzo aggiuntivo nel piano di comunicazione e nella strategia di lancio della vettura, ritenuta un capitolo innovativo nella storia del marchio per il ritorno nel segmento B e l’ingresso nel mondo delle auto elettriche.

Proprio il reveal del nome del nuovo modello di Alfa Romeo (avvenuto tre mesi fa) e la comunicazione pre-lancio erano al centro di uno dei primi progetti affidati di Alfa Romeo a Collective, la bespoke agency creata da Publicis Groupe per Stellantis che riunisce in sé le professionalità della creatività, del media e del digitale, che è stata recentemente selezionata da Alfa Romeo come nuova global agency of record.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI