In attesa che la trattativa tra il Governo Draghi e la Commissione Europea vada a buon fine, e che quindi Italia Trasporto Aereo possa iniziare ad operare sul mercato, la newco di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia destinata a rilevare (o affittare) gli asset di Alitalia si sta preparando all’inizio delle attività.
In queste settimane il management di ITA sta anche definendo le agenzie che ne supporteranno il lancio sul mercato e, a tal fine, ha aperto le gare per capire a chi affidare sia l’incarico di realizzare gli spot e le campagne, sia per individuare la centrale che si occuperà della pianificazione e dell’acquisto degli spazi pubblicitari.
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Secondo quanto ricostruito da Engage, alla gara media stanno prendendo parte le centrali di alcune importanti holding del settore, tra cui Starcom, la società di Publicis Groupe che si occupa di Alitalia da diversi anni, e GroupM, la holding media di WPP, mente altri player del settore avrebbero declinato l’invito.
La gara creativa vede in lizza l’ultima agenzia con cui Alitalia ha lavorato, Tbwa, il network di Omnicom che ha firmato le campagne pubblicitarie della compagnia sia in Italia sia all’estero, FCB Partners e altre diverse realtà del settore, tra cui dovrebbero figurare anche Grey e VMLY&R. La società romana GMG Production si occupava invece per Alitalia della produzione creativa dei materiali pubblicitari above the line, below the line, digital e social.
L’obiettivo del management di ITA, società presieduta da Francisco Caio, è avviare le attività a inizio luglio, come ha spiegato di recente l'amministratore delegato Fabio Lazzerini, durante un'audizione alla Camera, in modo da non perdere la stagione estiva e la ripresa dei flussi turistici resa possibile dalle campagne di vaccinazione. Perché questo sia possibile però il Governo Draghi deve ottenere l’approvazione del piano di rilancio da parte di Bruxelles, nell’ambito di una trattativa che riguarda diversi nodi da sciogliere, dal perimetro aziendale alla riduzione di asset, personale e slot, sino al mantenimento del brand e del logo Alitalia (la Commissione ha infatti chiesto di non utilizzarli per due anni). Un punto quest'ultimo su cui l'esecutivo italiano non intende cedere, consapevole della sua importanza strategica a livello d'immagine e commerciale.