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17/02/2023
di Alessandra La Rosa

Il colosso del lusso Kering nominerà il suo primo responsabile della brand safety

La decisione è arrivata dopo lo scandalo che ha colpito il brand Balenciaga a seguito di una controversa campagna pubblicitaria

Foto di Style Tomes su Unsplash

Foto di Style Tomes su Unsplash

Kering, gruppo francese del settore del lusso (tra i suoi brand ci sono tra gli altri Balenciaga, Gucci, Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Bottega Veneta e Pomellato) avrà presto un responsabile della brand safety per tutti i suoi marchi. La decisione è arrivata a seguito dello scandalo che ha colpito alla fine dell’anno scorso il brand Balenciaga, accusato di aver mostrato in una sua campagna pubblicitaria dei bambini in contesti inappropriati. Le critiche avevano portato i vertici dell’azienda, inclusi il CEO e direttore creativo di Balenciaga a scusarsi pubblicamente, sostenendo che si era trattato di “una scelta artistica sbagliata”.

Un errore che, a quanto pare, ha avuto conseguenze non solo sull’immagine del brand ma anche direttamente sulle vendite, specialmente in UK, USA e Medio Oriente.

Adesso l’intenzione di Kering è di evitare che simili errori avvengano in futuro, da qui l’intenzione di assumere un responsabile della brand safety, che sarà responsabile di visionare le principali campagne pubblicitarie e considerare come queste possano essere percepite e potenzialmente criticate dal pubblico.

Il gruppo selezionerà anche un’agenzia esterna per aiutare a sovrintendere le attività di marketing e pubblicità.

Quello della protezione dell’immagine del brand è un tema che molte aziende si trovano a dover fronteggiare. Nel passato ci sono stati molti casi di pubblicità controverse che hanno creato non pochi problemi all’immagine e alle performance commerciali dei marchi. Nel 2018, ad esempio, un video di Dolce & Gabbana in cui una ragazza dai tratti orientali mostrava difficoltà a mangiare cibo italiano con le bacchette è stato tacciato di razzismo, con la sospensione della sfilata del marchio in Cina e una pioggia di critiche sui social.

Kering prova dunque a trovare una soluzione con la nomina di uno specialista apposito. E potrebbe darsi che altre aziende ne seguiranno in futuro le orme, portando all’istituzione di una nuova figura professionale all’interno dei propri organici.

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