De'Longhi sceglie Mediaplus e porta in house il 20% della spesa pubblicitaria

L'azienda trevigiana chiude la gara media condotta da Ebiquity e si affida al network del gruppo Serviceplan in Europa, Italia compresa, e Asia. Gli investimenti sui canali digitali saranno gestiti internamente

Dopo aver scelto in autunno M&C Saatchi Milano come nuovo hub creativo, Gruppo De’Longhi ha ora chiuso la gara aperta lo scorso anno per la scelta del centro media che si occuperà delle strategie pubblicitarie dell’azienda in oltre 30 paesi in Europa, Italia compresa, e Medio Oriente.

A vincere la consultazione condotta da Ebiquity, a cui hanno preso parte quattro agenzie, è stato Mediaplus, il network specializzato nella pianificazione e nell’acquisito degli spazi pubblicitari del gruppo tedesco Serviceplan. L'incarico riguarda sia i mezzi online sia quelli offline. In Italia Mediaplus opera sotto la denominazione di InMediaTo Mediaplus e sotto la guida di VittorioBucci. L'azienda produttrice di macchine per il caffè espresso, nella preparazione cibi, nella climatizzazione, nel riscaldamento e nei prodotti per la cottura, la pulizia e lo stiro, ha quindi deciso di portare in house la gestione del 20% della sua spesa pubblicitaria con l'obiettivo di migliorare la performance sui canali digitali. L’incarico affidato a Mediaplus prevede inoltre l’implementazione di un modello di gestione della spesa media più coordinato, anche grazie al supporto dell’hub centrale del network di Serviceplan a Colonia, a cui spetterà il compito di supervisionare le attività dei paesi. Le filiali nazionali del Gruppo De'Longhi dovranno ora gestire i contratti locali e il passaggio degli incarichi al network di Serviceplan. In Italia l’azienda trevigiana ha avuto un rapporto storico negli anni passati con le agenzie del Gruppo Armando Testa: Max Information per la creatività e Media Italia per la pianificazione.

Investimenti media in crescita per il gruppo

«L’investimento nei media è molto importante per Gruppo De’Longhi e per questo motivo abbiamo avviato una serie di iniziative volte ad aumentarne l’efficacia nel raggiungimento dei nostri obiettivi di business», commenta il Ceo e Vice Presidente Fabio De’Longhi. «Un elemento fondamentale della nostra strategia è quello di aumentare la spesa media per rafforzare i nostri brand e sostenere le categorie in cui operiamo. In questo contesto, avere i partner giusti è fondamentale. Mediaplus è una realtà imprenditoriale con un approccio pragmatico e orientato ai risultati che è affine alla nostra cultura, e nel processo di gara hanno dimostrato solide competenze e un approccio innovativo». «Con i suoi tre brand, Gruppo De’Longhi affronta molteplici sfide nella sua attività di media planning e di strategia. Il nostro approccio internazionale, che si fonda su una rete di strutture proprietarie operative nei vari paesi, ha fatto sì che Mediaplus superasse la concorrenza», afferma Matthias Brüll, Managing Director di Mediaplus International. Secondo Brüll, inoltre, «è stata vincente la nostra proposta di modello integrato e su misura, unito a una strategia che guarda al futuro dei brand e delle categorie di De’Longhi».

Un giro d'affari di 2,1 miliardi di euro

Storicamente nato come produttore di condizionatori d’aria, tra cui il celebre Pinguino, De’Longhi ha poi diversificato la sua offerta commerciale nel mercato degli elettrodomestici, nell’ambito della cucina della pulizia domestica e della stiratura. Nel 2001 Gruppo De’Longhi ha acquistato il marchio britannico di elettrodomestici Kenwood, mentre risale al 2013 l'acquisizione dei diritti sugli elettrodomestici per la cucina e la cura della casa di Braun ceduti da Procter & Gamble. La scorso settimana la società quotata al MidCap ha comunicato i risultati preliminari relativi all'esercizio 2019. L'anno si è chiuso con ricavi per 2,1 miliardi di euro, in aumento dell'1% rispetto al 2018, mentre su base organica il giro d'affari sarebbe sceso dello 0,4%. L'azienda ha anticipato che per il 2020 è prevista una crescita del fatturato nell'ordine del 5%.    

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