Best Brands festeggia il suo quinto anno in Italia e lo fa introducendo, anche in questa edizione, ulteriori contenuti che ne confermano il ruolo di strumento utile a misurare la performance delle marche a livello italiano. La data in cui le classifiche saranno annunciate è il 20 novembre quando, negli studi Rai di via Mecenate, si svolgerà la serata di gala.
La formula di Best Brands rimane quella lanciata da Serviceplan e GfK nel 2015, quando le due società decisero di introdurre anche in Italia questa classifica nata in Germania 16 anni fa e diffusasi nel mondo con edizioni in Francia, Belgio, Cina, Russia e presto anche in Polonia. La particolarità di Best Brands è definire la classifica dei brand attraverso un algoritmo esclusivo di proprietà GfK che integra i risultati economici: quote di mercato, fedeltà di acquisto e posizionamento prezzo, con la capacità del marchio di parlare al “cuore” dei consumatori. Una capacità che viene misurata attraverso le interviste dirette: in Italia vengono coinvolti ben 6.500 consumatori. Anche quest'anno il premio può contare sul patrocinio di Upa e sulla partnership con Rai Pubblicità, 24ORE System, IGP Decaux e ADC Group.
Come nel passato, accanto alle tre classifiche principali, Best Corporate Brand, Best Product Brand, Best Growth Brand, anche quest'anno sarà presentata una classifica inedita che risponde alle trasformazioni in atto nella nostra società, i Best Digital Life Brand, ovvero le marche che più contribuiscono a migliorare ogni giorno la nostra vita nell’era digitale.
L’Innovation Award, il riconoscimento che i partner di Best Brands assegnano alla realtà che meglio rappresenta l’innovazione nell’idea e nei fatti, andrà quindi quest’anno ad un brand capace di rivoluzionare il nostro sistema di pagamenti, Satispay.
Un’ interessante evoluzione di questa edizione è l’idea di uno sguardo “dietro le quinte” ai processi che costruiscono il successo di una marca: le informazioni raccolte sulle dinamiche che fanno di un brand un Best Brand iniziano infatti ad essere numerose, e meritano di essere condivise. Nasce così Best Brands Club, con le marche invitate a partecipare ad una serie di tavoli di lavoro con l’obiettivo di capire, anche tramite il loro punto di vista, come si fa oggi a diventare e rimanere un "best Brand".
"Best Brands e il suo metodo mettono al centro i valori della marca e dei consumatori", ha detto a Milano, presentando l'iniziativa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa. "Per questo Upa ne conferma anche per la quinta edizione il patrocinio. Quest’anno è previsto un premio per i Best Digital Life Brands e sarà un buon inizio per cominciare a riflettere sul rapporto fra marche e vita digitale. Vi sono infatti marche che si stanno conquistando un posto nella digital life e quelle che vi sono nate dentro ma che hanno bisogno di avere una personalità oltre le piattaforme web. La comunicazione pubblicitaria come via privilegiata per la costruzione della marca e delle sue dinamiche di crescita è da sempre il fulcro dell’attenzione dei nostri associati e dell’azione associativa dell’Upa, pertanto valuteremo con interesse i risultati della ricerca”.
Ha aggiunto Giovanni Ghelardi, Ceo e Partner di Serviceplan Group Italia: “Best Brands si conferma una piattaforma molto affidabile per lo studio della marca proprio per la sua capacità di misurare la forza economica e il legame affettivo con la gente. In Italia prima di tutto e poi nel mondo, avendo la possibilità di confrontare i vari risultati paese per paese. L’apprezzamento del mercato e dei partner ci spinge a considerare Best Brands come un momento di confronto esclusivo, in continua evoluzione ed in grado di porsi come barometro fondamentale per la salute delle marche del nostro paese”.
Enzo Frasio, Presidente del Cda e Consigliere delegato GfK Italia, si è soffermato infine della classifica speciale Best Digital Life Brand: “Quest’anno, in discontinuità rispetto alle precedenti edizioni, non lavoreremo più sui segmenti generazionali, ma certificheremo il riconoscimento del pubblico ai brand che riescono a rispondere meglio ai bisogni dei consumatori nella digital transformation. Per farlo terremo conto di quanto il marchio è “riconosciuto” sia per la sua capacità di leadership nell’opinione online, sia per le sue performance nel mondo digitale. Sarà infine l’occasione per fare il punto sul livello di digitalizzazione degli italiani, provando anche a raccontare qualcosa di quella parte di popolazione che resta ancora ai margini della trasformazione digitale”.