Bancomat punta anche sulla cultura per rafforzare il suo posizionamento di piattaforma digitale integrata dei pagamenti, pensata per accompagnare gli italiani nelle loro esperienze quotidiane di acquisto. L’azienda ha deciso di legare il suo brand al Premio Magis Bancomat, prima edizione di un nuovo riconoscimento dedicato alla narrativa italiana (leggi qui il nostro articolo), di cui oggi sono stati annunciati i finalisti. Vittorio Silva, Chief Marketing and Communication Officer di Bancomat, ci spiega le strategie del gruppo, dal rebranding e dal rilancio dell’identità visiva varato lo scorso anno, alla nuova campagna pubblicitaria istituzionale di M+C Saatchi Europe lanciata quest’anno, anticipando i piani per il 2026.
Questa è la prima edizione del Premio Magis Bancomat. Da dove nasce l’idea?
Sì, è la prima edizione di un progetto a cui teniamo molto. Bancomat ha deciso di entrare nel mondo della cultura, un territorio per noi nuovo ma molto vicino ai nostri valori. Da tempo stiamo lavorando per avvicinarci alle passioni degli italiani: il calcio con la partnership con la Lega Serie A, la musica, con accordi come quelli stretti con Vivo Concerti e TicketOne, senza dimenticare la collaborazione con il FAI. Il Premio Magis si inserisce in questo percorso: è un modo per valorizzare i giovani e il mondo charity, diffondendo i valori che guidano la nostra attività.
Come si inserisce questo progetto nel percorso di rebranding iniziato l’anno scorso?
Il rebranding è stato un passaggio importante: abbiamo “liberato il gabbiano dal riquadro”, lo abbiamo inclinato per renderlo più dinamico, simbolo di un brand più fresco, veloce e vicino alle persone. Con questo nuovo linguaggio vogliamo posizionarci su piattaforme di ingaggio legate alle passioni degli italiani, che sono poi i nostri principali territori di comunicazione.
Quali sono i vostri target di riferimento oggi?
Il nostro target è molto ampio, mass market: abbiamo circa 25 milioni di possessori di carte e arriviamo a 30 milioni di account. Siamo un brand trasversale, ma con una storia lunga 40 anni. Abbiamo digitalizzato il sistema dei pagamenti in Italia nel 1983 e da allora abbiamo vissuto un’evoluzione costante. Ora, dopo l’ingresso di FSI nella nostra governance, vogliamo compiere un ulteriore passo, passando da circuito di pagamento a piattaforma digitale vera e propria. La nuova app Bancomat offrirà un programma di loyalty e nuove funzionalità, integrando il mondo dei pagamenti in modo sempre più completo, anche attraverso l’esplorazione di tecnologie come la blockchain e la stablecoin.
Sul fronte della comunicazione, quest’anno avete puntato su una nuova campagna con M+C Saatchi Europe. Che anno sarà il prossimo per Bancomat?
Sicuramente un anno di continuità e consolidamento. Nei mesi scorsi abbiamo lanciato la nuova campagna firmata da M+C Saatchi Europe, agenzia selezionata dopo un pitch per ridefinire le brand guidelines nate dal lavoro di Landoor durante il rebranding, mettendo a sistema la nostra nuova identità visiva e strategica. VML, l’agenzia creativa che ci segue da cinque anni, continua a lavorare per noi, mentre OMD è da quest’anno il nuovo centro media di Bancomat.
Nel nuovo spot istituzionale abbiamo raccontato i diversi momenti in cui le persone si trovano a pagare: dallo shopping all’online, fino ai pagamenti con app. Ora spingeremo sui diversi verticali, mantenendo la stessa tagline ma approfondendo i vari modi di pagamento offerti da Bancomat, dalla carta ai servizi digitali, fino alla nostra app che permette, ad esempio, di pagare su Amazon o TicketOne. Il primo spot, al via nei prossimi giorni, sarà dedicato alla loyalty, al nuovo Club Bancomat, sempre con la firma di M&C Saatchi Europe, con una pianificazione TV, digital e social. Per le creatività del prossimo anno non abbiamo invece ancora deciso quale sarà l'agenzia creativa.
Sul piano degli investimenti pubblicitari, che anno è stato per Bancomat?
Il 2025 è stato un anno di decisa crescita del budget advertising. Il prossimo punteremo a razionalizzare, ma non a ridurre gli investimenti. Vogliamo massimizzare l’efficacia, bilanciando ATL, BTL, web e social, e investendo sempre di più nel consumer engagement. Non posso dare cifre, ma posso dire che il budget 2025 è stato sostanzialmente raddoppiato rispetto all’anno precedente e nel 2025 resterà stabile.
In sintesi, qual è l’obiettivo di Bancomat per i prossimi anni?
Vogliamo continuare a evolverci, passando da semplice circuito di pagamento a piattaforma che accompagna le persone nelle loro esperienze quotidiane. Un brand capace di parlare alle passioni degli italiani, dentro e fuori il mondo dei pagamenti.