Nasce “Freedance ti va di ballare con noi?”, la rete creativa dedicata al mondo dei freelance. Si tratta di una piattaforma proprietaria del Gruppo Uniting che permetterà di creare una vera e propria “rete creativa”.
“In Uniting crediamo in un sistema creativo che collega figure professionali, capaci di elaborare e comprendere le esigenze dei brand, strutturando un'esperienza di comunicazione completa - afferma Dario De Lisi, Chief Creative Strategy Officer di Uniting Group -. Seguendo questa value proposition da tempo abbiamo iniziato a coinvolgere, oltre alle nostre unit interne, anche freelance legati al mondo della comunicazione come art director, copywriter, creator, digital designer, developer, esperti di intelligenza artificiale ma anche artisti, registi, scenografi, architetti, giornalisti. Ogni figura professionale può apportare un valore aggiunto e fare la differenza, a seconda delle necessità del progetto. Tuttavia, organizzarsi in modo semplice e veloce non è un compito facile e per affrontare questa sfida al meglio presentiamo ora al mercato Freedance ti va di ballare con noi?”.
Il lancio è supportato con un piano di comunicazione ad hoc, che coinvolgerà non solo i canali proprietari di Uniting ma anche campagne Meta, Google, LinkedIn e piattaforme dedicate ai creativi.
Tra gli elementi differenziali del proprio modello di business, la piattaforma ha proprio la possibilità di coinvolgere in modo sinergico i talenti delle unit di Uniting Group come aBit, ALL Communication, FLU, Freshhh e Kiwi.
“Freedance Ti va di ballare con noi? è una call to action che, in modo ironico, comunica quanto le idee debbano essere accompagnate e sviluppate grazie a un ballo collettivo, una danza che genera non solo un ritmo nuovo e armonioso, ma anche una manifestazione coesa e coordinata - conclude Marco Mascheroni, Executive Creative Director di Uniting -. Simbolicamente come Uniting stiamo aprendo le porte a professionisti appartenenti a differenti settori. Si tratta di una prima volta per un progetto del genere e siamo davvero contenti che porti la nostra firma”.