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30/11/2021
di Andrea Salvadori

Turnover, l'agenzia che aiuta i brand a crescere su Amazon. Fabio Marin: «Focus su tecnologia e talenti»

Nata a inizio 2021, la società lavora con una trentina di aziende italiane anche all'estero gestendo un turnover di 2,5 milioni di euro al mese in costante crescita

Fabio Marin, fondatore di Turnover

Fabio Marin, fondatore di Turnover

È nata con la mission di supportare tutte le aziende che intendono accelerare il proprio business sui canali di vendita online e in primis su Amazon, il marketplace per eccellenza del mercato dell’e-commerce.

Turnover, l’agenzia operativa sul mercato da inizio 2021, «si posiziona come il partner ideale di quelle imprese di media e grande dimensione che vogliono aumentare i loro fatturati su Amazon, potendo contare sull’esperienza maturata in passato dai suoi manager nella gestione degli account di tante multinazionali», spiega Fabio Marin, Ceo e fondatore, assieme ad Alessandro Carnati, di Turnover. Prima della svolta imprenditoriale, Marin è stato Business Development Manager di Witailer e, in passato, Digital strategist & Business Development di FiloBlu, Business Innovation Manager di Overture e Senior Consultant & Project Manager di Digitag Consulting. 

«La pandemia ha messo in luce con chiarezza come tante aziende non fossero ancora pronte a gestire un canale online con profitto. E così, chi non era preparato alla svolta digitale, ha sofferto e non poco a causa del lockdown e della riduzione delle attività nei punti di vendita fisici, chi invece aveva già investito in progetti ecommerce ne ha beneficiato ottenendo oltretutto ottimi risultati di business. Il Covid ha lasciato così in eredità una maggiore consapevolezza della centralità del commercio online nel mondo del retail». In questo contesto, «Amazon rappresenta oggi una grande opportunità per le aziende italiane, perché permette loro di attivare in tempi rapidi un nuovo canale di vendita con investimenti bassi e ritorni veloci. Anche grazie al nostro modello di business, basato sul meccanismo della revenue share, non ci sono barriere all’ingresso, le risorse da investire non sono alte e si può capire in tempi rapidi se l’attività intrapresa è stata proficua o meno». 

L’esperienza di Turnover nel mondo Amazon è poi garantita dal fatto che l’agenzia è parte del Solution Provider Network di Amazon e partner certificato di Amazon Advertising.

I clienti e i numeri di Turnover

Turnover ad oggi lavora con una trentina di aziende italiane, con una cinquantina di account attivi sia in Italia sia a livello internazionale, in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e a breve anche negli Emirati Arabi. Aziende di tante categorie differenti, dalla cosmesi al fashion, dal grocery ai prodotti medicali, solo per citarne alcune. «I nostri clienti sono aziende di media e grande dimensione, con fatturati medi tra i 20 e i 100 milioni e, in qualche caso, gruppi da circa un miliardo di ricavi. Ci occupiamo anche di alcune startup che supportiamo nella fase di lancio e con cui entriamo in contatto tramite i loro investitori». Nel primo anno di attività, dice Marin, «siamo andati fortunatamente meglio di quanto mi aspettassi. In poco tempo abbiamo messo in piedi e formato un team giovane e capace, abbiamo attivato progetti a livello internazionale e stiamo investendo molto sulla tecnologia. Il rammarico è di non poter portare a bordo più clienti a causa della nostra dimensione attuale: stiamo infatti assumendo ma facciamo ancora un po’ fatica ad attirare talenti. È questa dunque la nostra sfida più importante in questo momento». 

La tecnologia è centrale all’interno della strategia dell’agenzia. «Siamo proprietari di due piattaforme: la prima è dedicata alla reportistica, una sorta di Amazon Analytics che mettiamo a disposizione dei clienti per rendere più comprensibile la lettura dei dati di performance e vendita, di cui a gennaio tra l’altro rilasceremo la seconda versione; la seconda è stata pensata per la business intelligence, per aiutare le aziende a capire come è posizionato il loro brand rispetto ai competitor e quali attività adottare per migliorarne i risultati sul canale». 

Passando ai numeri, «oggi gestiamo un turnover di 2,5 milioni di euro al mese su Amazon per i nostri clienti, un valore in costante aumento, mentre ammonta a 150-180.000 euro mensili il budget advertising che pianifichiamo per le campagne a performance», conclude Marin. «Operiamo da inizio 2021 e ci apprestiamo a chiudere l’anno già in utile, senza debiti con le banche né finanziatori terzi per il momento. Ci autofinanziamo infatti con l’attività corrente e contiamo di crescere il prossimo anno, in termini di fatturato, di almeno il 100%». In futuro, non esclude Marin, «potremmo anche pensare di individuare sul mercato un partner strategico per accelerare la crescita. Già diversi player ci hanno contattato ma al momento non abbiamo ancora stretto accordi con nessuno».

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