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07/06/2023
di Andrea Di Domenico

Prodotti, fornitori e persone: così Jakala sta diventando più sostenibile

La martech italiana prosegue nell’integrazione di elementi ESG al centro della propria strategia aziendale, con il supporto della società di valutazione EcoVadis

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Prodotti, fornitori e persone: sono questi i tre pilastri della roadmap disegnata da Jakala per integrare pratiche di sostenibilità (ESG) nel proprio business. Con la volontà di consolidare la propria posizione come organizzazione responsabile, l’azienda martech italiana controllata dal fondo Ardian ha delineato insieme alla società specializzata EcoVadis un articolato processo di valutazione della catena del valore, estesa anche ai fornitori del gruppo.


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L’attenzione alla sostenibilità si è tradotta in azioni concrete riguardanti tre ambiti:

  • Impatto dei prodotti: Jakala sta mettendo in atto le migliori best practice per ridisegnare la fase di offerta e creare prodotti con il minor impatto possibile sull’ambiente. Nell’anno appena trascorso sono stati raggiunti risultati tangibili: più di 32 milioni di euro di prodotti sono stati acquistati con almeno il 90% di materiale sostenibile e solo in ambito tessile sono stati acquistati più di un milione e mezzo di pezzi secondo politiche responsabili e sostenibili.
  • Catena del valore: la metodologia di valutazione di EcoVadis è stata di grande supporto nell'affiancare criteri di sostenibilità a considerazioni economiche e di business nella selezione e valutazione di un fornitore.
  • Capacity building: la formazione delle persone è un passo imprescindibile per motivare, ingaggiare e creare consapevolezza presso i propri stakeholder. I corsi e-learning dell’EcoVadis Academy si sono rivelati un valido aiuto per migliorare.

Nel 2022, Jakala ha ottenuto una valutazione Gold ed è pronta a crescere nei suoi obiettivi di sostenibilità, continuando a lavorare insieme a EcoVadis. Il piano di miglioramento della compagnia prevede l’incremento del profilo strategico ESG dei fornitori, l’aumento di sviluppo e la produzione di prodotti con un basso impatto ambientale, la preferenza al “local purchasing” al fine di ridurre l’impronta della catena di fornitura e l’inizio di un percorso di monitoraggio della diversità all’interno della catena di fornitura.

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