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10/04/2024
di Andrea Di Domenico

Nasce Sbam, la nuova agenzia creativa di Jakala che punta sulla "radical simplicity"

Il gruppo internazionale entra nella industry creativa con una nuova sigla indipendente pronta a valorizzare la sua proposition nel mercato dell’advertising. Alla guida il Ceo Stefano Pagani

Nell'immagine da sinistra Jenny Nieri, Luca Grelli, Samanta Giuliani e Stefano Pagani

Nell'immagine da sinistra Jenny Nieri, Luca Grelli, Samanta Giuliani e Stefano Pagani

Arriva sul mercato Sbam, la nuova agenzia creativa frutto dell’unione tra un team di professionisti di lunga esperienza e Jakala, gruppo internazionale specializzato nel marketing data-driven.

La nuova sigla, è stato spiegato a Milano, ha un positioning basato sulla radical simplicity, che vede la semplicità come forma più potente di comunicazione, e si distingue sul mercato per la capacità di coniugare il talento creativo con le opportunità offerte dalla Data Transformation e dall’AI, su cui Jakala gioca un ruolo primario a livello globale.

Più di 25 clienti attivi, 50 professionisti creativi tra branding, campagne, social, influencer marketing e branded entertainment: sul mercato Sbam è appena nata all'interno della business line Digital&Media di Jakala ed è il frutto di alcuni mesi di lavoro interno per costruire una struttura solida, snella e ambiziosa, che ha riunito i professionisti creativi già presenti, insieme a nuovi acquisti, frutto di una campagna di recruiting che continuerà anche nei prossimi mesi.

Alla guida di Sbam nel ruolo di Ceo c’è Stefano Pagani, già co-founder di The Big Now, agenzia indipendente poi entrata in dentsu, dove il manager ha assunto prima la carica di Ceo di The Story Lab e successivamente di Senior Vice President e membro dell’executive board di Dentsu Creative. Al suo fianco, in Sbam, un board composto da Samanta Giuliani e Jenny Nieri, entrambe nel ruolo di Managing Partner, e da Luca Grelli, con la responsabilità di Chief Creative Officer.


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«Creare un’agenzia da zero è un’opportunità rara e rappresenta una grande garanzia di eccellenza per un cliente. SBAM parte in grande, ma senza sovrastrutture: tutta l’attenzione è stata focalizzata sull’identificare un dna di agenzia chiaro e perfettamente rispondente alle esigenze attuali delle aziende. E cioè meno complicazioni e più voglia di costruire valore reciproco abbattendo i muri tra agenzia e azienda - ha spiegato Stefano Pagani -. Con questa nuova sfida vogliamo dimostrare che è possibile creare un’agenzia creativa agile, fresca, brillante ma che allo stesso tempo punti a volumi importanti, a clienti strutturati e a sfide ambiziose. Jakala è il miglior partner possibile per realizzare questo tipo di progetto: per quanto l’azienda oggi conti 520 milioni di euro di ricavi e oltre 3000 dipendenti, la governance e la cultura rimane di tipo imprenditoriale, il che concede visione di lungo periodo, velocità di azione e grande affinità col mio modo di essere e di pensare».

La radical simplicity

Al centro della proposition di Sbam vi è dunque la "radical simplicity". Semplicità che vuole essere capacità di ascolto delle audience, delle onde culturali, dei linguaggi dei diversi canali, della cultura reale, pop, nella quale tutti viviamo immersi ma che a volte, chiuso nelle slide, chi fa il nostro mestiere rischia di non riuscire più a vedere. Ecco perché in Sbam, una delle skill fondamentali è proprio il saper coniugare il talento creativo da un lato, con le componenti di data transformation ed AI.

«Siamo in un’epoca in cui il ruolo e la struttura delle agenzie creative sente la pressione di un’Intelligenza Artificiale sempre più presente nei processi e nei desideri delle aziende. Le risposte possibili alle necessità dei clienti sembrano infinite, c’è un tool per qualsiasi esigenza. Ecco, per me è proprio in questo contesto che torna a emergere con chiarezza il vero ruolo di un’agenzia creativa: in un mondo pieno di risposte, bisogna saper portare al tavolo le domande giuste, e le professionalità adatte a porle - ha commentato Samanta Giuliani -. E così l’Intelligenza Artificiale e il dato non fanno più paura. Al contrario diventano alleati preziosi per rendere ancora più puntuale la delivery e lasciare più spazio al vero valore aggiunto che un’agenzia creativa come SBAM sa dare: il pensiero laterale, umano, e il dna imprenditoriale. Per fare non solo comunicazione, ma vero e proprio business creativo assieme».

Jakala entra nel mondo creativo e punta sulla cultura pop

"Con la nascita di Sbam, Jakala diventa madrelingua anche in Creative Business, completando la sua offerta consulenziale end-to-end e offrendo ai clienti un ingresso preferenziale nel mondo del branding e dell’entertainment - ha aggiunto Jenny Nieri -. Per noi quello della creatività non è un silos, o un verticale: è un linguaggio, una grammatica che bisogna conoscere per saper parlare. A partire dal processo stesso con cui viene sviluppato, tra agenzia e cliente, ma anche tra consulenza e agenzia creativa. Meno etichette e sovra-strutture, più spazio alle idee, alla contaminazione, alla voglia di ascoltare e di avere al tavolo punti di vista che possono arricchire davvero il progetto, non semplicemente eseguirlo».


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E non a caso al cuore della "radical simplicity" c’è un'ultima parola chiave fondamentale: la cultura - nella sua accezione più pop - che gioca un ruolo cruciale all’interno di Sbam: «La nostra industry è troppo ripiegata su se stessa, e questo porta a un generale appiattimento delle idee, cosa che allontana le persone dalla comunicazione dei brand. Il fatto che la gente sia disposta a pagare un abbonamento premium per non essere interrotta dalla pubblicità ci mostra quanto sia urgente rifocalizzare il ruolo del pensiero creativo, spesso ancora fermo ad approcci tv-centrici pigramente replicati sui social, o distratto da luccicanti ma futili premi di settore. Oggi più che mai dobbiamo ridare alla creatività il suo vero significato di lateral intelligence, la sua vera funzione di business problem solver - ha spiegato Luca Grelli, che vanta con una carriera creativa internazionale che lo ha portato a Tokyo, New York e Amsterdam in agenzie leggendarie come la W+K delle iconiche campagne di Nike -. Barbie insegna: ridare alla creatività il suo formidabile ruolo di acceleratore di business oggi passa inevitabilmente dall'immergere i brand nella pop culture, nel pensare in termini di branded entertainment, in cui i brand si lasciano contaminare da ogni tipo di linguaggio pop, dal cinema alla musica, a tutto quanto diventa trend anche solo per un giorno».

Human-Driven e AI-Powered

«Il rumore di fondo dato dal moltiplicarsi di tecnologie e data intelligence è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni. Guidare i clienti in una costellazione così fitta di opportunità è e sarà sempre più sfidante - ha concluso Stefano Pedron, Global, Ce di Jakala -. Penso che la contaminazione sia davvero la chiave per vincere questa sfida: con la nascita di SBAM, Jakala riconosce nella creatività un ingrediente fondamentale da integrare con la propria capacità riconosciuta nella gestione del dato e dell’AI generativa. Il mix tra queste componenti, entrambe giocate ai massimi livelli, rende la nostra struttura davvero unica sul mercato».

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