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12/07/2022
di Simone Freddi

Growens, il business corre nel primo semestre. Entro l’anno la piena integrazione tra MailUp e ContactLab

Intanto la società nomina Luca Azzali Corporate Development Director, con responsabilità sulla strategia e lo sviluppo per linee esterne

Da sinistra: Luca Azzali, Nazzareno Gorni, Massimo Fubini e il Cfo di Growens Matteo Monfredini

Da sinistra: Luca Azzali, Nazzareno Gorni, Massimo Fubini e il Cfo di Growens Matteo Monfredini

Sembra viaggiare sui giusti binari il business di Growens. La società italiana attiva nelle marketing technologies ha annunciato i dati del primo semestre relativi alle vendite consolidate della linea di business CPaaS e alle Annual Recurring Revenues (ARR) della linea di business SaaS, che riportano crescite in entrambi i casi in abbondante doppia cifra.

Growens, come va il business nel primo semestre 2022

In particolare, la linea di business Saas (di cui fanno parte MailUp+ContactLab, Bee, Acumbamail e Datatrics) a giugno 2022 registra nella prima metà dell’anno un ARR pari a 27,7 milioni di euro, inclusivo della componente ricorrente di ContactLab, in crescita del 33,3% rispetto al dato di pari periodo 2021 (la crescita organica, quindi senza ContactLab, è del 19%).

Mentre la linea di business CPaaS (di cui fa parte Agile Telecom) registra una crescita del 43% nei primi sei mesi dell’anno, raggiungendo i 30,7 milioni contro i 21,5 di un anno fa.

Nuovo ruolo per Luca Azzali

Growens ha inoltre annunciato la nomina di Luca Azzali a Corporate Development Director, con responsabilità sullo sviluppo per linee esterne della holding. La nomina di Azzali, puntualizza la società in una nota, è conseguenza del rilevante contributo nella recente acquisizione di ContacLab e nella attribuzione a Massimo Fubini della qualifica di General Manager della business unit combinata MailUp+ContactLab.

A proposito di questa operazione, la convergenza tra MailUp e ContactLab procede secondo la road map, con l’obiettivo di arrivare a una completa integrazione tra le due offerte commerciali entro la fine dell’anno, termine entro il cui dovrebbe essere definito anche il nuovo brand che racchiuderà l’offerta unificata.

A parlarcene è stato il Ceo di Growens Nazzareno Gorni nel corso del recente evento milanese organizzato dalla società per celebrare i 20 anni di attività della compagnia e illustrare delle strategie future, con focus in particolare sulla unit ad elevata crescita Bee.

L'integrazione tra MailUp e ContactLab

«Per MailUp e ContactLab l’obiettivo è fondere l’offerta commerciale, e unire anche parte delle tecnologie, partendo dai punti di forza dei due sistemi, tra loro complementari - ci ha detto Gorni -. MailUp infatti è il miglior sistema per aziende media piccole, mentre ContactLab ha puntato più su un’offerta di tipo enterprise. Fondere organizzazione, prodotti e offerta è un passaggio importante per puntare non solo al mercato italiano, dove al momento siamo leader indiscussi ma anche sul mercato estero, dove MailUp ha già attivato una serie di partner. I due marchi verranno fusi, stiamo definendo il nuovo brand, entro la fine dell’anno ci sarà piena integrazione di MailUp e ContactLab».

Un momento della "cocktail night" organizzata a Milano da Growens

Nel corso dell’evento, che ha visto anche le testimonianze di clienti come Università Bocconi, Compass e Scalo Milano, è stata ripercorsa la storia ventennale dell’azienda, dagli inizi a Cremona come web agency fino all’attuale dimensione di player internazionale da 80 milioni di fatturato annuo (con gli oltre 11 di ContactLab). Un viaggio di successo che è passato per alcune intuizioni fondamentali, come quella di concentrarsi dal 2008 esclusivamente sul business del software, più scalabile rispetto ai siti web, la quotazione in Borsa del 2014 e, sette anni più tardi, l’evoluzione in Growens.

«Oggi il nostro gruppo è fatto di 5 diverse unit e abbiamo una strategia precisa per ciascuna, con un occhio di riguardo per Bee, che sta sperimentando una crescita del 60% sul mercato a più alto potenziale di tutti, quello americano, dove ha 9 milioni di dollari di ricavi ricorrenti e clienti incredibili come Google, Disney, Netflix, Spotify e Amazon. Anche per le altre business unit puntiamo a confermare anche nei prossimi mesi una crescita a 2 cifre ma più contenuta e con un occhio ai margini, che a livello di Holding ci servono a sostenere al crescita di Bee», ci ha spiegato Gorni. 

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