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04/06/2019
di Caterina Varpi

DigiTouch perfeziona l'acquisizione di Meware

Il Gruppo di cui è Presidente Simone Ranucci Brandimarte amplia il suo portfolio di offerta, che ora si basa su sei pilastri: strategia, business intelligence, e-commerce, process automation, creatività e digital marketing

DigiTouch ha perfezionato il closing dell’operazione di acquisizione di Meware S.r.l., azienda di progettazione e realizzazione di soluzioni informatiche, attiva sul mercato italiano dal 2010, e che vanta un portafoglio di clienti operanti in ambito finance, energy, utilities e pubblica amministrazione. L'operazione era stata annunciata al mercato il 13 maggio (ne abbiamo parlato qui). Meware ha deliberato la composizione di un nuovo Consiglio di Amministrazione che ne guiderà lo sviluppo e l’integrazione con il Gruppo DigiTouch. Il fondatore Roberto di Giulio manterrà la responsabilità operativa e commerciale in qualità di Amministratore Delegato, con ampie deleghe nella conduzione del business e nello sviluppo tecnologico, affiancato da Francesca Pietrocarlo attuale Cfo di Meware che mantiene la stessa carica. In quota DigiTouch sono stati nominati Simone Ranucci Brandimarte, Presidente del Gruppo DigiTouch, che assumerà lo stesso incarico in seno al Consiglio di Meware, l’Avv. Rachele Meini, Head of Legal del Gruppo DigiTouch, a cui è stato affidato il coordinamento legale della controllata, e Giorgio Sadolfo, professionista esperto nelle tecnologie di tracciamento nonché Ceo e Co-Founder di Filo, startup innovativa specializzata nello sviluppo e nel rilascio di soluzioni basate sull’internet of things. Meware nel 2018 ha generato ricavi per 6,6 milioni di Euro con un Ebitda prima delle sinergie pari a circa 0,720 milioni di Euro. La crescita del 2018 rispetto al 2017 si attesta al 12%. Il team conta 90 risorse con competenze su tre principali ambiti: integrazione e sviluppo software, moderni paradigmi della user interface, big data e analytics. L’esercizio 2019 prevede un fatturato pari a circa 7,5 milioni di Euro con un Ebitda pari a circa 0,950 milioni di Euro. Con questa operazione, il Gruppo DigiTouch consolida il suo posizionamento di full digital platform company in un mercato in forte crescita come quello della digital transformation, che nel 2018 in Italia ha generato investimenti superiori ai 7,5 miliardi di euro, cifra che salirà a 10 miliardi nel 2020 secondo stime Assintel. Il Gruppo amplia il suo portfolio di offerta, che ora si basa su sei pilastri: strategia, business intelligence, e-commerce, process automation, creatività e digital marketing. Tale offerta integrata si sposa con le emergenti tendenze di mercato che vedono le aziende italiane impegnate a cercare partner sempre più capaci di affiancarli in tutte le fasi della digital transformation, dalla strategia, all’implementazione della tecnologia, alla creazione di interfacce digitali, web e mobile, fino al marketing consumer-centrico. Nel 2019 il 71% delle aziende italiane investirà in digital transformation; tale percentuale era il 52% nel 2015. "L'acquisizione di Meware è la maggiore operazione nella storia di DigiTouch per dimensione della realtà acquisita dalla data di quotazione e porta benefici alla nostra società sia in termini di integrazione e ampliamento dell’offerta che di portafoglio clienti. Grazie a Meware il Gruppo avrà accesso a clienti medio-grandi nell’ambito dei financial services, utilities ed energy, telecomunicazioni e pubblica amministrazione e potrà attivare importanti sinergie commerciali e operative nello sviluppo di soluzioni di digital transformation", afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente del Gruppo DigiTouch.

I dettagli dell'operazione

Ai sensi dell’accordo vincolante sottoscritto in data 13 maggio 2019 si è perfezionato l’acquisto del 60% del capitale sociale di Meware Srl ad un prezzo pari a 1,2 milioni di euro, a cui corrisponde un Enterprise Value per il 100% della società di 2,4 milioni, comprensivo di una PFN pari a 400 mila euro. Il restante 40% del capitale sociale di Meware Srl verrà acquistato in due tranche - rispettivamente entro il 2021 e 2022 - il cui prezzo è determinato sulla base di criteri di valutazione che fanno riferimento alle capacità reddituali e di produzione di cassa prospettiche. La valutazione è in funzione di un moltiplicatore di quattro volte il Margine Operativo Lordo (MOL) normalizzato con massimali previsti contrattualmente. In data odierna l’Emittente ha versato la prima tranche pari a un corrispettivo di 725 mila euro. La seconda tranche, pari a 475 mila euro, sarà corrisposta tra dodici mesi.

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