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16/02/2022
di Andrea Salvadori

Conic amplia l’offerta con Bico, l’after cookies content agency, e punta a 3,5 milioni di euro nel 2022

L'agenzia di Alberto De Martini, Francesco Nenna e Matteo Meneghetti diversifica il business con le neonata realtà lanciata insieme a Michela Ballardini. Dieci nuovi clienti nel 2021

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Conic amplia l’offerta con l’after cookies content agency Bico e punta quest’anno ad un giro d’affari aggregato di 3,5 milioni di euro

L’agenzia fondata a inizio 2020 da Alberto De Martini insieme ai due soci Francesco Nenna e Matteo Meneghetti, reduce da un 2021 chiuso con un fatturato di quasi 2 milioni di euro, il 100% in più rispetto al risultato del suo primo anno di vita, ha dunque deciso nell’ambito del suo piano di sviluppo di fondare una nuova realtà. E per farlo ha puntato su Michela Ballardini, l’ex head of content di Caffeina entrata nell’agenzia di De Martini lo scorso anno con la carica di chief content officer.    

Bico, di cui Conic è azionista di maggioranza con il 66% del capitale mentre Ballardini detiene il 34% delle quote, nasce con la volontà di offrire al mercato una soluzione in vista della scomparsa dei cookies, un elemento centrale sino ad oggi nella definizione delle strategie digital, soprattutto in ambito programmatic. «La nuova era che è alle porte può rivelarsi un’opportunità a patto di cambiare il paradigma che ci ha guidati negli ultimi anni», ha detto Ballardini. «La fine dei cookies ci impone di focalizzarci sui dati di prima parte. E il solo modo per generarli è realizzare contenuti rilevanti per i consumatori, così rilevanti da indurre le persone a raccontarci qualcosa di sé. In due parole, dati in cambio di qualità. Abbiamo lavorato con i nostri partner di Dentsu, traducendo questo nuovo approccio in un modello operativo che si chiama ‘Exchange Strategy’. Il suo presupposto è l’apertura di un tavolo permanente a cui collaborano creativi, esperti del dato, di promozioni e crm». 


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Con questa operazione Conic intende dunque posizionarsi sul mercato con un’offerta di servizi ancora più completa. La società in questi primi due anni di vita ha già potuto contare sulla collaborazione di diverse realtà specializzate in vari ambiti della comunicazione (nel grafico qui sotto tutti i business partner di Conic), a partire appunto dalla partnership con Dentsu sul fronte del media e del data-driven. «Il nostro modello di agenzia a cono, solida in alto, per garantire al cliente una guida strategica sicura e continua, e fluida in basso, dove l’execution viene affidata a team di specialisti selezionati ad hoc, ci ha permesso come pensavamo di acquisire clienti di diversi settori merceologici e di offrire loro una grande varietà di servizi. E di poter disporre di un portafoglio clienti sempre più bilanciato e dunque poco rischioso», ha detto De Martini. 

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Conic ha ora deciso di esprimere il suo posizionamento con un nuovo claim, “la consulenza con dentro le idee”. «In questo modo vogliamo affermare la nostra unicità rispetto alle due tipologie di aziende con le quali ci troviamo a competere», ha proseguito De Martini. «Da una parte le agenzie creative, dall’altra le società di consulenza. Nei confronti delle prime, Conic ha scelto di focalizzarsi maggiormente sugli aspetti strategici e, quindi, consulenziali. Rispetto alle seconde, possiamo vantare un’esperienza e una sensibilità in ambito creativo che ci consente di ispirare, guidare e coordinare senza difficoltà qualsiasi tipo di execution. Ed è questo che chiedono i clienti: una consulenza che non si fermi alle raccomandazioni di metodo e di processo, ma che riesca a prolungarsi fino alla visione e alla progettazione di nuove e più profonde esperienze del brand da parte di tutta la comunità dei suoi stakeholder». 


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In arrivo anche un nuovo prodotto proprio nell'area della consulenza per la sostenibilità, «costruito assieme a un partner di prestigio», ha annunciato Matteo Meneghetti. «La sostenibilità si sta infatti rivelando sempre più come un vero e proprio terreno di confronto e di competizione, le aziende sanno di doversi misurare e lo vogliono fare, ma hanno ancora pochi riferimenti in termini di metodo e di visione. Noi intendiamo offrirglierli».

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«Siamo molto soddisfatti, iniziamo il terzo anno di attività con ricavi in forte crescita e con la prospettiva, solo per quanto riguarda Conic, di chiudere il 2022 con un giro d’affari di 2,75 milioni di euro, in aumento del 31%», ha spiegato Francesco Nenna parlando dei risultati economici. «Lo sviluppo, interamente organico, è stato sino ad oggi garantito da un ottimo andamento del new business che ha generato, solo nel 2021, dieci nuovi incarichi. I più recenti arrivano da tre aziende italiane leader nei rispettivi mercati, ovvero Beta negli utensili, Club del Sole nelle vacanze all’aria aperta e Harley & Dikkinson nella riqualificazione degli immobili». Per Bico, prosegue Nenna, «la nostra aspettativa è un fatturato di 750.000 di euro». A livello aggregato, dunque, il gruppo dovrebbe arrivare quest’anno a 3,5 milioni di euro.

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