Luca Vergani, Ceo di Wavemaker Italy
Wavemaker conferma e consolida la sua posizione di leadership nel mercato pubblicitario italiano con un billing che ha raggiunto nel 2022 quota 1,072 miliardi di dollari, in crescita del 24,2% rispetto al 2021. È quanto si legge nel nuovo report di COMvergence dedicato al nostro mercato (negli scorsi giorni sono usciti i dati internazionali). La centrale di GroupM (Wpp) ha una quota di mercato del 13,8% con 139 clienti gestiti.
In seconda posizione, OMD di Omnicom può contare su un billing di 789 milioni di euro (+16,2%) e una quota del 10,2%, mentre Zenith di Publicis Groupe è in terza piazza con un amministrato di 660 milioni (+33,4%) e l’8,5% di share. L’agenzia Starcom, sempre di Publicis Groupe, è quarta con 493 milioni (+40,5%) e una quota 6,4%, mentre Carat di dentsu chiude la top five con 481 milioni (+10,1%) e il 6,2%.
Il rapporto di COMvergence prende in considerazione i 20 principali player operativi in Italia, realtà che valgono un amministrato che nel 2022 è stato complessivamente di 6,6 miliardi di dollari (pari all’85% del mercato del Bel Paese). In totale si tratta 16 agenzie media parte delle grandi holding internazionali e di 4 agenzie indipendenti, di cui tre italiane (Media Italia, Address Media e Webranking) e una (Mediaplus) partecipata dal gruppo tedesco Serviceplan. Tra i loro clienti, sono computati i billing di quegli inserzionisti che hanno speso lo scorso anno almeno 1 milione di euro per comprare spazi pubblicitari.
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A livello di holding, GroupM si conferma in testa con il 22,4% del billing italiano (pari ad oltre 1,7 miliardi, in linea con il 2021) davanti a Omnicom Media Group (Omnicom), con 1,3 miliardi (+11,8%) e una share del 16,9%, e Publicis Groupe, terzo con 1,2 miliardi (+36,8%) e una quota del 15,2%.
Dal report si evince infine che il 40% della spesa pubblicitaria gestita dalle 20 agenzie è pianificato sulle piattaforme digitali.