di Simone Freddi

impact.com presenta la piattaforma di influencer marketing: «Uno strumento full-funnel, all’insegna della trasparenza»

La società specializzata nel partnership management ha illustrato la novità in un evento a Milano, organizzato in collaborazione con Magilla Company

Con un evento organizzato presso il Maison Milano in via Montegani, impact.com - società che offre un software per il partnership management in vari campi del marketing digitale, a partire dall'affiliation - ha ufficializzato il lancio di impact.com/creators, la sua nuova suite dedicata all'influencer marketing che semplifica e rende fluida la relazione tra i brand e l'ecosistema dei creator

«La parola chiave della nostra visione è 'trasparenza'» ci ha detto Sara Centemero, Italy Country Manager di impact.com. «La nostra è una piattaforma full-funnel, che attraverso soluzioni di automazione 'intelligenti' permette ai brand di indentificare creator in linea con il prodotto o servizio da promuovere, definire con loro un brief, tracciare le performance delle campagne e remunerare la loro attività. La stessa visibilità è offerta al creator, che anche via smartphone può scovare brand in linea con la propria specializzazione, parlare in chat con il committente, verificare gli avanzamenti della campagna e lo stato dei pagamenti. Una piattaforma, insomma, completa per un settore in cui la collaborazione e la fiducia reciproca fanno la differenza». 

L'evento, finalizzato non solo alla presentazione della piattaforma ma anche al networking, è stato organizzato in collaborazione con Magilla Company, tra le prime agenzie a cogliere la potenzialità della nuova piattaforma /creators di impact.com. «Lavoriamo con impact.com sia sul versante affiliate che creator», ci ha spiegato Giovanni Balsamo, Head of Communication di Magilla Company. «In particolare, la piattaforma /creators si rivela come uno strumento fondamentale per semplificare e automatizzare lo scouting e l'ingaggio dei migliori creator, che sono attività tradizionalmente molto time-consuming. In più, apprezziamo molto la possibilità di tracciare in maniera scientifica l'impatto che l'attività dell'influencer ha sul business delle aziende che si rivolgono a noi». 

Da sinistra nella foto: Sara Centemero, Andrea Forzieri, Francesca Iannelli e Giovanni Balsamo

Tra le diverse voci che hanno animato il palco allestito al Maison Milano, anche quella di una creator: Francesca Iannelli, specializzata in contenuti di orientamento professionale. «Oggi le aziende hanno tanti requisiti e non sempre l'università te li dà, io cerco di offrire consigli su quali competenze sviluppare e come ottenerle, su come e dove fare networking, su come prepararsi ai colloqui», ci ha spiegato. Ma quali sono le caratteristiche della piattaforma più apprezzate da un creator come Francesca? «Grazie a impact.com/creators, ho potuto collaborare con realtà come Coursera e Linkedin Learning», ha raccontato. «E' stato importante trovare una realtà che accetta anche creator ancora "emergenti" in termini di audience, per i quali il contatto reale con le aziende può essere una spinta decisiva per crescere. Inoltre, la possibilità di accedere a tanti contenuti dei brand e promozioni ad hoc è un fattore che aiuta molto a connettersi alla community in modo efficace». 

Un momento dell'evento

Interessante anche l'opinione di Andrea Forzieri, fondatore di Forzieri.com, negozio online specializzato nel lusso made in Italy. «Abbiamo usato molto l'influencer marketing, per noi è stata una leva strategica soprattutto per il lancio dei nostri private label. In questa attività abbiamo potuto toccare con mano vantaggi e svantaggi di un approccio completamente "manuale". Da un lato è chiaro come il fattore umano faccia la differenza, dall'altro è altrettanto evidente come la possibilità di automatizzare certe fasi del processo di scouting o di gestione delle campagne cambia di molto il potenziale complessivo di questa attività. E devo dire che oggi l'automazione trova gli influencer stessi molto più pronti rispetto a qualche anno fa, quando il primo interlocutore era la mamma o il fidanzato del creator, con tutte le difficoltà che questo comportava». 

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