Google, il "filtro" pubblicitario di Chrome sarà esteso in tutto il mondo
Big G rende noti alcuni risultati dell'iniziativa lanciata circa un anno fa in Europa e Nord America con la Coalition for Better Ads, e annuncia che la portata del progetto verrà ampliata a livello globale
Circa un anno fa, il 15 febbraio 2018, Google ha avviato sul proprio browser Chrome un sistema di filtraggio degli annunci pubblicitari, volto a "oscurare" i formati considerati eccessivamente disturbanti per il pubblico. Inizialmente avviato solo in Europa e Nord America, quest'estate la società ha intenzione di portarlo nel resto del mondo. In particolare succederà, a detta della stessa Google, il 9 luglio, quando Chrome comincerà a filtrare le pubblicità sui siti di tutto il mondo. A essere "colpiti" saranno i siti che useranno in modo troppo invasivo i 12 formati adv considerati "disturbanti" secondo i Better Ads Standard, i criteri di "accettabilità" della pubblicità digitale coniati dalla Coalition for Better Ads (CBA), organismo di mercato di cui fa parte anche Google. Tra i formati incriminati, che per praticità vi riportiamo nell'immagine in basso, ci sono ad esempio i pop-up, i prestitial e i video in auto-play con suono attivo.