11/12/2018
di Alessandra La Rosa

Facebook, via ai test della pubblicità Search

Il social sperimenta la presenza di annunci sul motore di ricerca principale e su quello del Marketplace. Un settore propizio, che potrebbe aprire alla società una nuova fonte di ricavi

Facebook ha annunciato di avere iniziato a testare la presenza di annunci pubblicitari all'interno dei suoi risultati di ricerca, in particolare su quelli delle ricerche principali e su quelli del Marketplace, lo spazio destinato alla compravendita di oggetti. I primi test tuttora in essere sono limitati a selezionati inserzionisti di ambito automotive e retail, e solamente in USA e Canada, ma la società di Menlo Park non esclude una futura apertura a nuovi comparti e mercati una volta analizzati i primi risultati della sperimentazione. "Stiamo conducendo dei piccoli test per il posizionamento di pubblicità tra i risultati delle ricerche, e successivamente valuteremo se queste campagne portano beneficio alle persone e alle aziende prima di decidere se espandere il progetto", ha dichiarato il Product Manager di Facebook Zoheb Hajiyani. Durante questi test, gli annunci appaiono tra i risultati di ricerche collegati a temi di auto e retail (quelli dunque a cui appartengono gli inserzionisti). I brand non possono però selezionare specifiche parole chiave o frasi per orientare il targeting. Gli annunci presentano l'etichetta "Sponsorizzato" ed includono anche delle funzioni di controllo per gli utenti, come l'opzione "Perché visualizzo questo contenuto". Il formato Search è attualmente disponibile per immagini statiche e annunci Carousel, non per il video, almeno non per il momento. Per Facebook quello della pubblicità Search è un terreno ancora poco battuto: la società ha sperimentato alcuni formati di questo tipo, chiamati all'epoca Sponsored Results, nel 2012, per poi "spegnere" la soluzione un anno dopo. Chiaramente, si tratta di un settore propizio, finora ampiamente dominato da Google e dal suo AdWords. Per Facebook potrebbe costituire un'interessante alternativa alla saturazione degli spazi del NewsFeed, aprendo una nuova fonte di ricavi in un momento in cui - tra l'altro - utenza e giro d'affari della società crescono meno del previsto.

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