27/05/2021
di Teresa Nappi

Facebook nel mirino della Commissione europea: prevista a breve un'indagine antitrust

Al centro del procedimento il servizio Marketplace, attraverso il quale il social di Mark Zuckerberg avrebbe "distorto il mercato della pubblicità"

Mark Zuckerberg

La Commissione Europea pronta ad aprire un’indagine sulle presunte pratiche anticompetitive di Facebook, l’unica società tra le Big Tech company americane per ora ancora non coinvolta in inchieste europee formali.

A darne notizia è Ansa, che - citando il Financial Times - scrive che il lancio dell’inchiesta ufficiale è attesa a giorni, anche se tempistiche precise non sono ancora chiare così come non è chiara l’ampiezza dell’inchiesta.

L’inchiesta è stata già preceduta da un’indagine preliminare che ha in particolare interessato il servizio Marketplace del social di Mark Zuckerberg, avviata nell’aprile del 2020.


Leggi anche: FACEBOOK, MARKETPLACE NEL MIRINO DELL'ANTITRUST UE


A tal proposito, continua Ansa, l'Ue ha già inviato a Facebook e alle sue società rivali almeno tre round di domande per cercare di capire se il social abbia distorto il mercato della pubblicità promuovendo i suoi servizi su Marketplace gratuitamente ai suoi utenti.

Facebook ha lanciato Marketplace nel 2016 (il servizio è poi arrivato in Italia nel 2017 - leggi qui) consentendo ai suoi utenti di vendere o acquistare prodotti senza commissioni.

La richiesta di informazioni e la raccolta di prove ha rivelato da subito tensioni fra la Commissione Europea e Facebook, dice l'Ansa, sottolineando che la multinazionale si è poi addirittura rivolta a un tribunale per sollevare i suoi timori sull'invadenza delle domande dell'Ue in termini di privacy dei suoi dipendenti.

L'indagine su Facebook è comunque solo l'ultima di una serie di inchieste antitrust avviate da Bruxelles nei confronti delle big della tecnologia. Nelle scorse settimane, la Commissione Europea ha accusato formalmente Apple di distorcere la concorrenza imponendo elevate commissioni su servizi di streaming rivali.

Nel mirino c'è anche Amazon per aver danneggiato i rivali più piccoli. Fari accesi anche sul potenziale comportamento anti-competitivo di Google.

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