19/09/2018
di Alessandra La Rosa

Arriva in Italia Nextdoor, l'applicazione americana dedicata ai "quartieri"

La piattaforma che mette in contatto chi vive nella stessa zona di una città arriva nel nostro Paese e punta in un anno alla copertura del 50% del territorio nazionale. Ecco come funziona

Arriva ufficialmente in Italia Nextdoor, l'app "di quartiere" nata in USA nel 2011 e rapidamente diventata un punto di riferimento per la creazione di contatti all'interno dei quartieri. Un social network il cui principale obiettivo è quello di permettere ai vicini di casa di creare community locali per migliorare la vita dei quartieri e renderli più sicuri. Presente in Europa dal 2016, dove è attiva in Francia, UK, Paesi Bassi e Germania, l'applicazione ora fa il suo debutto anche nel nostro Paese, completamente localizzata e ottimizzata per i quartieri italiani, ed accessibile sia da web che da dispositivi iOS e Android. «Sebbene la tecnologia consenta a un numero sempre maggiore di persone di connettersi virtualmente da ogni parte del mondo, è un desiderio comune quello di rafforzare i legami nella vita reale che si traducono in interazioni, esperienze significative e in una vita sociale più ricca. Siamo entusiasti di portare Nextdoor in Italia, un Paese dove i rapporti interpersonali sono considerati da sempre uno degli aspetti fondamentali della vita di tutti i giorni - afferma Nirav Tolia, Co-Founder e CEO di Nextdoor -. E siamo orgogliosi di aiutare i membri italiani di Nextdoor offrendo loro uno strumento all’avanguardia con cui interagire ogni giorno con la loro community locale per creare un quartiere più vivibile e sicuro». Il lancio del progetto in Italia è stato celebrato con un evento a Milano. «Siamo presenti in Italia da più di un mese con una versione beta dell'app, ma adesso il lancio è definitivo. Siamo partiti ovviamente dai grandi centri, Milano e Roma ma anche Firenze, Bari, Napoli, Palermo, Catania, ed ora puntiamo ad un'espansione più capillare. Attualmente su Nextdoor sono presenti più di 350 quartieri e 30.000 membri in tutto il Paese, ma abbiamo obiettivi ambiziosi: vogliamo raggiungere il 50% della copertura del territorio in un anno», ci spiega Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia. Ma cosa si può fare su Nextdoor? L'app è completamente gratuita, e per iscriversi basta inserire nome e indirizzo: il sistema può così verificare se il quartiere è già presente sull'app, altrimenti ci si può candidare per diventare un membro fondatore. A questo punto, si entra in community private e sicure, dedicate al proprio quartiere, dove si possono fare domande, conoscere altre persone vicine, e scambiarsi consigli e raccomandazioni: per esempio si può cercare una babysitter o un idraulico, farsi aiutare a trovare un animale smarrito o organizzare aperitivi per conoscere nuovi vicini. «Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di incontrare molti membri di Nextdoor provenienti da tutta Italia ed è stato significativo vedere come gli italiani siano entusiasti dell’idea di instaurare relazioni più profonde all’interno del proprio quartiere, sia online che offline - racconta Galano -. Mi è stato subito chiaro come ci sia un desiderio tangibile di partecipare alle attività delle community locali per risolvere problemi di tutti i giorni e rendersi utili. Sono convinto che Nextdoor possa diventare una risorsa preziosa per raggiungere questi obiettivi». E, naturalmente, la piattaforma può essere una risorsa preziosa anche per le imprese locali. Anche se, almeno in Italia, non immediatamente. «Negli Stati Uniti, dove l'applicazione è presente ormai da diversi anni, anche le aziende possono utilizzare la piattaforma. La presenza di annunci però in quel caso è mantenuta volutamente non invasiva per gli utenti, con un massimo di due annunci visibili per sessione di navigazione. In Italia non è ancora possibile fare tutto ciò: possono iscriversi solo utenti fisici, con nome e cognome per intenderci», precisa il manager. Ma questo non impedisce al titolare di una piccola impresa locale di poter dialogare con chi vive nel quartiere, o ad esempio al proprietario di una piccola palestra di organizzare delle attività utili per creare contatti tra gli abitanti del quartiere e per far conoscere la propria azienda. Adesso l'obiettivo di Nextdoor è quello di ampliare la propria portata sul territorio. Per il proprio sviluppo, potrà contare «almeno per un paio d'anni su un investimento di 250 milioni di dollari», precisa Galano, che la società ha raccolto negli ultimi anni da investitori americani ed europei e che sta utilizzando per la propria espansione globale. Intanto, per farsi conoscere presso il pubblico italiano, la società sfrutterà un piano di comunicazione diviso tra digital, eventi e attività di pr. Sul fronte online, in particolare, «punteremo molto su Facebook, con una campagna gestita in-house».

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