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Tangoo Confidential

A cura di Tangoo

Un momento di approfondimento sul mondo e i servizi del digital marketing con un approccio sofisticato e innovativo. Approfondiremo le strategie e le applicazioni dei diversi servizi, dal media alle creatività, dalla tecnologia e i dati alle novità del settore. Tratteremo gli hot topic delle principali industry e le opportunità che il digital offre rispetto ad essi. In ogni episodio, esperti del settore analizzeranno i trend più recenti e forniranno consigli pratici per migliorare la tua attività online.

04/03/2024
di Giovanni D’Alessandro, Campaign Executive @ Tangoo

Sul filo della distrazione: il cervello umano nel mondo digitale

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Quando cerchi soluzioni o informazioni, il tuo smartphone ti offre un vasto universo di conoscenza istantanea. Tuttavia, questa abbondanza può portare a distrazioni che sovraccaricano il cervello e la velocità delle informazioni e il multitasking possono compromettere la qualità del lavoro, influenzati anche da stress, stanchezza e dall'ambiente circostante. Esploriamo l'impatto di queste sfide sulla concentrazione e nel campo dell'advertising, aprendo la discussione per ulteriori approfondimenti individuali.

Il nostro cervello e le sue distrazioni

Il cervello umano è una meraviglia dell'universo, ci consente di compiere gesta straordinarie, dalla risoluzione di enigmi matematici alla progettazione di veicoli. Queste abilità, conosciute come funzioni esecutive, sono sorprendenti.

L’altra funzione fondamentale è il controllo cognitivo, che comprende abilità come l'attenzione e la gestione degli obiettivi, la capacità di pianificazione e la memoria del lavoro. Senza di esso, saremmo incapaci di portare a termine compiti complessi così come prendere decisioni consapevoli che influenzano le nostre vite.

I continui stimoli digitali sottopongono la nostra capacità cognitiva a una pressione eccessiva, causando stress e aumentando le distrazioni dagli obiettivi. Poiché i sistemi complessi sono vulnerabili alle interferenze, il controllo cognitivo non fa eccezione.

L'evoluzione umana ha favorito le funzioni esecutive più del controllo cognitivo, rendendoci bravi a fissare obiettivi ma meno abili nel completarli. Questo spiega le nostre dimenticanze su azioni quotidiane come fare gli auguri o spegnere le luci.

A differenza di ciò che pensiamo, non siamo poi così padroni del nostro comportamento ma siamo soggetti a due tipi di interferenze: Bottom-up e Top-down.

Bottom-up: sono stimoli ambientali che innescano risposte automatiche, un riflesso istintivo di sopravvivenza ereditato dai nostri antenati, su cui non abbiamo controllo diretto. Tuttavia, come esseri umani, non rispondiamo solo agli stimoli immediati per la sopravvivenza; le nostre azioni sono guidate dal ciclo percezione-azione, in cui agiamo di conseguenza al mondo che ci circonda e a come lo percepiamo.

Top-down: deriva dalla capacità del nostro cervello di “mettere in pausa” il momento presente per anticipare e modulare le nostre azioni in base a previsioni e aspettative. Un aspetto affascinante e singolare che ci dice che non solo reagiamo agli stimoli esterni, ma il nostro cervello è in grado di creare modelli predittivi interni che influenzano le nostre decisioni e azioni. Attraverso questo processo, il cervello umano può anticipare scenari futuri, valutare le conseguenze delle proprie azioni e adattare il comportamento di conseguenza. Questa capacità predittiva e adattativa rappresenta un elemento distintivo delle interferenze Top-down, evidenziando la complessità e la sofisticatezza dei meccanismi decisionali interni che guidano il nostro agire quotidiano. 

La danza delle distrazioni: tecnologia, dopamina e la caccia all'informazione

È innegabile che gli schermi dei dispositivi come smartphone, PC e TV che ci circondano siano fonte di distrazione, alimentata dalla naturale propensione del cervello umano alla ricerca di informazioni. Tuttavia, la tecnologia ha notevolmente incrementato lo stress sul nostro controllo cognitivo. Internet e i social media hanno profondamente influenzato il comportamento della società, contribuendo a livelli di attenzione sempre più bassi. C’è anche da considerare che la velocità con cui le innovazioni tecnologiche ed i trend connessi si stanno diffondendo sta aumentando sempre di più. Fa specie osservare che:

La tecnologia sfrutta la nostra intrinseca suscettibilità alle distrazioni e dietro ogni aspetto del suo funzionamento vi sono studi sul mondo subliminale, come il suono ottimale delle notifiche e la scelta dei colori dei layout, mirati a stimolare i nostri livelli di dopamina. I dati lo confermano: in media controlliamo lo smartphone ogni 4 minuti, interrompendo continuamente il nostro flusso di pensieri. Se poi si pensa al fatto che in media sono necessari 23 minuti per ritornare all’attività precedente, allora queste tecnologie possono essere considerate lo strumento di distrazione per eccellenza perché la dopamina diventa una sorta di droga per il nostro cervello, che ne richiede sempre di più. 
Nella vita di tutti i giorni siamo costantemente sommersi da informazioni, ma il cervello umano è in grado di elaborare solo l'1% di tutti i dati generati quotidianamente

Ciò accade perché la nostra natura, da primitivi, ci faceva ragionare nell’ottica della costante ricerca di cibo, fondamentale per la sopravvivenza. Questo istinto persiste oggi, manifestandosi nella ricerca di informazioni. 

In aggiunta agli istinti primordiali, 4 fattori mantengono la nostra attenzione sui vari schermi: noia, ansia, accessibilità e mancanza di consapevolezza. Questi elementi contribuiscono a fornirci una gratificazione simile a quella ricavata dai nostri antenati primati, quando ci impegniamo in attività come la navigazione su Internet, l'utilizzo di social media o la visione televisiva. Questo spiega il crescente ruolo cruciale dell'Intelligenza Artificiale nel supportarci nell'organizzazione e nell'elaborazione delle informazioni. Le odierne strategie pubblicitarie sfruttano abilmente le nostre vulnerabilità cognitive, come la dipendenza dalla dopamina generata da notifiche e stimoli visivi accattivanti e gli studi nel campo dell'advertising si concentrano sulle sfumature del subconscio, come suoni ed utilizzo di specifiche palette di colori, progettati per massimizzare l'engagement e la gratificazione cerebrale.

Se è vero che la gratificazione derivante dall'utilizzo di tali dispositivi rappresenta un antico impulso evolutivo, che persiste nel plasmare il nostro comportamento moderno, la consapevolezza di questi meccanismi costituisce la base per sviluppare strategie volte a preservare il nostro benessere mentale e mantenere un controllo consapevole sull'uso dei dispositivi digitali.

L'attenzione: Il tesoro degli advertiser

La ricerca dell'attenzione da parte degli advertiser può essere paragonata alla ricerca del tesoro da parte dei pirati tra il 1600 e il 1700 ma, anziché basarsi su mappe del tesoro, nel digitale si utilizzano i dati. Ogni giorno, ognuno di noi riversa una quantità enorme di dati su internet, consentendo una modellazione sempre più precisa dei nostri comportamenti. Questo processo porta a una migliore comprensione del comportamento degli utenti, un miglioramento dell'esperienza dell'utente e una personalizzazione dei contenuti sempre più accurata.

L'attenzione è cruciale perché è il primo passo per creare connessioni significative con gli utenti, quindi i contenuti spesso si affidano a titoli accattivanti e storie sensazionalistiche. Il content marketing e il content design utilizzano colori e copy per influenzare l'utente, ma la qualità del contenuto è fondamentale per mantenere l'interesse a lungo termine. Un titolo accattivante può generare click, ma è la qualità del contenuto che determina l'engagement continuo degli utenti. La chiave è combinare un testo coinvolgente, una storia avvincente e contenuti di alta qualità che offrano valore aggiunto e soddisfino le esigenze del pubblico. Coerenza, autenticità e pertinenza sono essenziali per creare un legame duraturo con gli utenti in un ambiente online ricco di informazioni.

Un aspetto cruciale è l'audio advertising che è in costante crescita. Creare contenuti audio con metriche e impostazioni adatte è essenziale per coinvolgere gli ascoltatori e evitare che disattivino il suono o saltino il messaggio. Abbiamo ampiamente affrontato il tema nell’articolo “Dall'orecchio alla mente: come connettersi con il pubblico attraverso l’audio advertising”.

Questo argomento si collega anche ad una tendenza emergente sui social media: i reel con sottotitoli inclusi, che consentono agli utenti di seguire il contenuto anche senza attivare l'audio. Attraverso questi strumenti, i social media riescono a mantenere gli utenti impegnati per periodi sempre più lunghi, grazie anche alla funzione di scorrimento infinito e all'autoplay.

Se, quindi, l’attenzione degli utenti è limitata e i contenuti a loro disposizione si moltiplicano sempre più, come e con quali mezzi media i brand possono catturare questa scarsa ma essenziale attenzione? A questa domanda dedicheremo il prossimo articolo della nostra rubrica.

Alleniamo la materia grigia

Il cervello è un organo estremamente plastico, capace di adattarsi e cambiare nel tempo. Ciò significa che il controllo cognitivo può essere potenziato. 

Per migliorarlo ed ottimizzare le funzioni cerebrali, è essenziale allenare la materia grigia. Una strategia efficace è combinare esercizio fisico con specifici esercizi cognitivi, mantenendo così alte queste capacità nel tempo. 

Si consiglia di iniziare gradualmente, aumentando progressivamente l'intensità e la frequenza degli esercizi. La costanza e la perseveranza faranno poi la differenza. Infatti, per impostare un'abitudine sono necessari circa 21 giorni, mentre per consolidarla servono circa 6 mesi (dati di media). Questo approccio aiuta a potenziare il controllo cognitivo, a navigare con successo nel vasto oceano di informazioni e preservare la padronanza della nostra attenzione e della nostra mente.

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