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FLU Pills

A cura di Flu

Pillole dal mondo degli influencer

05/10/2021
di Chiara Dal Ben - Marketing & Innovation Director FLU

Influencer Marketing: 3 nuovi trend da tenere d’occhio

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Una piattaforma in cui creare il proprio videogioco, una nuova nicchia di influencer specializzati nel mondo dei podcast o il “virtual clothing” per risparmiare sull’invio di prodotti fisici. Sono alcuni dei nuovi trend legati al mondo dell’influencer marketing, un settore in costante evoluzione e crescita come confermato pochi giorni fa durante il convegno di UPA, in cui si è stimato in Italia un valore di circa 272 milioni di euro nel 2021, +12% rispetto al 2020.

Tra le novità più interessanti troviamo sicuramente Roblox, una piattaforma che permette ai ragazzi dai 13 anni in su di creare il proprio videogioco e che, come scritto dal Wall Street Journal, ha di recente ottenuto una capitalizzazione di mercato di circa 45 miliardi di dollari. Nel Q1 del 2021, la piattaforma ha registrato 42.1 milioni di utenti attivi al giorno provenienti da 180 Paesi, con un aumento del numero di utenti sopra ai 13 anni pari al 111%, arrivando a costituire il 49% del totale degli iscritti. Nel mese di agosto, si sono registrati ben 48 milioni di giocatori in un solo giorno.

Quello che rende Roblox particolarmente appetibile per gli utenti è la possibilità di guadagnare vendendo acquisti in-game ad altri utenti (con questa modalità c’è chi ha guadagnato oltre 1 milione di dollari). C’è già chi scommette sulla piattaforma, come l’influencer virtuale Kai, protagonista dell’ideazione del videogioco “Splash”, o MeganPlays, tra i principali influencer che raccontano su YouTube i propri giochi su Roblox. In futuro avremo forse degli influencer direttamente dalla piattaforma di gaming? Lo scopriremo.

Quello che è certo è l’altissimo interesse che i brand stanno dimostrando, come Vans, che ha recentemente realizzato “Vans World”, una nuova esperienza interattiva che funge da spazio 3D dove gli utenti possono cimentarsi in acrobazie con lo skateboard e acquisire esclusive attrezzature, o Hyundai, che ha appena lanciato “Hyundai Mobility Adventure”, uno spazio in cui tutti possono giocare con le auto, i robot e i dispositivi di trasporto aereo urbano del marchio.

Sicuramente da tenere d’occhio è anche il trend del “virtual clothing”, nuova soluzione adottata dai brand per ridurre i costi relativi all’invio dei campioni da far indossare o testare agli influencer con cui collaborano. Render 3D e filtri di realtà aumentata vanno così a prendere il posto dei vecchi prodotti fisici, anche in un’ottica di ottimizzazione di time-consuming. Farfetch è uno dei primi retailer a testare il “sampling digitale” facendo indossare agli influencer prodotti in pre-order di brand come Balenciaga, Palm Angels, Khaite, Off-White, Oscar de la Renta e Dolce & Gabbana.

Sempre più rilevante è infine il trend che coinvolge il mondo dei podcaster. Come sostiene un report di Spotify advertising: “I membri della Gen Z di tutto il mondo si stanno sintonizzando su determinate esperienze audio per trovare l'equilibrio, esprimersi e consolarsi, tramite podcast che promuovono il pensiero positivo, suoni ambient o persino il silenzio”.

E ancora “I creatori di podcast stanno occupando rapidamente le prime pagine, le notizie della sera, il grande schermo e le aule scolastiche, specialmente per i “fruitori wireless”, la Gen Z, che già usa il cellulare come principale fonte di notizie.”

Perché sta accadendo tutto questo? I podcaster sono oggi considerati una classe "fresca" di creator, percepita come autentica, accessibile e soprattutto affidabile. Per questo motivo il 36% dei Millennial e Gen Z afferma di nutrire maggior fiducia nei loro confronti, piuttosto che verso i media tradizionali. Non ci resta che tenere le orecchie aperte, nel vero senso della parola.

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