04/11/2022
di Francesco Leone

Visibilia Editore, la Procura di Milano chiede il fallimento della società

Si terrà il 30 novembre l'udienza, davanti alla sezione civile del Tribunale meneghino, "per l'accertamento dei presupposti per la liquidazione giudiziale"

"Costanti perdite già a far data dall'esercizio 2016" e anche presunte "false comunicazioni sociali" relative ai conti rintracciati dal 2017, con "particolare riguardo alle voci avviamento e imposte anticipate": questo quanto evidenziato dall'informativa (datata 3 ottobre 2022) resa nota dalla Guardia di Finanza sulla situazione finanziaria di Visibilia Editore, società fondata dalla neo-ministra del turismo Daniela Santanché.

Secondo quanto comunicato dalle autorità, sarebbe stata proprio l'erronea contabilizzazione delle voci citate precedentemente a provocare la calmierazione delle perdite dell'editore. Ad oggi i debiti fiscali non risultano rateizzati.

Caso Visibilia: la ricostruzione

Nel novembre 2014 era stato sottoscritto l'aumento di capitale della neocostituita Visibilia Editore, "con un valore di avviamento di oltre 4,3 milioni di euro" secondo la Guardia di Finanza. Nel 2017, dunque, il board della società "avrebbe dovuto approvare bilanci riportanti valori di avviamento e imposte anticipate largamente diversi da quelli deliberati" si legge nella nota. Sotto esame delle autorità competenti, inoltre, le iniezioni di liquidità riconducibili a un finanziamento avviato con un prestito obbligazionario convertibile con il fondo Negma. Questi elementi "hanno sì permesso la prosecuzione dell'attività imprenditoriale ma anche, di fatto, causato il crack del valore azionario regredito del 99,97%". Il debito complessivo ammonterebbe a 984.667,14 euro, mentre il titolo (quotato sull'Euronext Growth Milan) ha perso il 92,85% in un anno.

Caso Visibilia: le indagini

La Procura di Milano ha quindi chiesto il fallimento di Visibilia Editore, con una nota che annuncia che il prossimo 30 novembre si terrà, alla sezione seconda civile del Tribunale di Milano "l'udienza per l'accertamento dei presupposti per la liquidazione giudiziale". 

"Il procedimento - si legge nell'informativa - è stato promosso dalla Procura della Repubblica di Milano sulla base di un prospetto trasmesso dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione che riporta iscrizioni a ruolo a carico della società".

Le indagini sono state avviate dopo l'esposto dei soci di minoranza e le analisi del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, coordinate dal pm Roberto Fontana. La società aveva come prima azionista Daniela Santanché fino allo scorso gennaio, poi sarebbe avvenuta la vendita delle quote in suo possesso.


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Sono al vaglio degli inquirenti le ipotesi di bancarotta e di false comunicazioni sociali, a carico degli ex amministratori: tra questi proprio la neoministra. L'inchiesta è stata aperta "senza ipotesi di reato iniziali".

La risposta di Visibilia

Visibilia "contesterà la sussistenza dello stato di insolvenza", poiché la società non ritiene che gli inadempimenti citati dalla Procura siano "elementi di prova di incapacità della società a soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni". 

"Ad esito del confronto con i soci di riferimento" - si legge in un comunicato dell'editore - questi ultimi hanno confermato formalmente la volontà di procedere alla nomina di un nuovo organo amministrativo di propria espressione, nonchè manifestato la disponibilità a intervenire, qualora necessario, per permettere alla società di adempiere alle obbligazioni nei confronti dell'Agenzia delle Entrate".

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