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29/04/2025
di Andrea Salvadori

Spotify: ricavi e abbonati in crescita a doppia cifra nel primo trimestre 2025

Utile inferiore alle stime per la piattaforma di streaming musicale. Il fatturato pubblicitario a +8%

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Le azioni di Spotify sono scese fino all’8% nel pre-mercato di martedì, dopo che il colosso svedese dello streaming audio ha riportato un utile del primo trimestre del 2025 nettamente inferiore alle stime. Le azioni di Spotify, prima di martedì, avevano guadagnato un terzo del loro valore nel 2025. L’azienda ha registrato un utile per azione di 1,07 euro su ricavi in crescita del 15% su base annua, pari a 4,19 miliardi di euro. Gli analisti interpellati da Visible Alpha si aspettavano un EPS di 2,13 euro, mentre Spotify nel trimestre precedente aveva previsto ricavi per 4,2 miliardi di euro.

Gli utenti attivi mensili sono aumentati del 10%, raggiungendo i 678 milioni (grazie ai risultati ottenuti in America Latina e nel “resto del mondo”, che esclude Nord America ed Europa), mentre gli abbonati premium sono cresciuti del 12%, arrivando a 268 milioni. Nel trimestre precedente, Spotify aveva previsto rispettivamente 678 milioni e 265 milioni.

Il business Premium ha registrato un fatturato di 3,771 miliardi di euro, in crescita del 16%, quello legato alla pubblicità 419 milioni (+8%). “La pubblicità su musica e podcast è stata trainata dalla crescita del numero di impression vendute, parzialmente compensata da una debolezza nei prezzi e dall’ottimizzazione dell’inventario dei podcast nel nostro portafoglio di contenuti di proprietà e in licenza. I nostri canali di vendita automatizzati sono stati i principali contributori alla crescita complessiva della pubblicità”, spiega la società. 


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Per il secondo trimestre, Spotify stima 689 milioni di utenti attivi mensili (MAU) e 273 milioni di abbonati premium, con ricavi pari a 4,3 miliardi di euro. “I dati che vediamo oggi sono molto solidi: l'engagement resta elevato, la fidelizzazione è forte e, grazie al nostro modello freemium, le persone hanno la flessibilità di restare con noi anche nei momenti di maggiore incertezza”, ha commentato il Ceo di Spotify, Daniel Ek. “Quindi sì, nel breve termine ci potrebbe essere un po’ di turbolenza, ma restiamo fiduciosi nella nostra visione di lungo periodo, e la direzione che stiamo prendendo è più chiara che mai”.

Intanto, secondo il Financial Times, il gruppo si appresta ad aumentare i prezzi degli abbonamenti Premium in decine di paesi in Europa (Italia compresa) e America Latina. L’abbonamento Premium individuale dovrebbe passare da 10,99 euro a 11,99 euro al mese. 

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