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Il primo trimestre 2025 è da record per Netflix, con i migliori risultati di sempre in termini di fatturato e utili.
La piattaforma di streaming ha totalizzato un fatturato di 10,54 miliardi di dollari e un utile per azione di 6,61 dollari (2,9 miliardi di utile netto), superando le attese degli analisti di 10,5 miliardi di ricavi e un utile per azione di 5,67 dollari (2,5 miliardi di utile netto). Forte di questi risultati, il titolo Netflix ha visto un rialzo in Borsa dell'1,2%, con un ulteriore +3% nell'after-hours, che ha portato il valore delle azioni a superare i 1.000 dollari per azione.
I dirigenti della società hanno sostenuto le previsioni di ricavi dell'azienda per l'anno in corso e hanno espresso fiducia che il servizio di streaming supererà qualsiasi turbolenza economica derivante dagli incostanti piani sui dazi del Presidente Donald Trump. Il co-Ceo di Netflix Greg Peters ha affermato infatti che la società non ha riscontrato cambiamenti significativi nel comportamento dei clienti, una dichiarazione utile ad alleviare le preoccupazioni di Wall Street sul fatto che le politiche di Trump possano spingere i consumatori, ultimamente più parsimoniosi, a riconsiderare la spesa per i servizi di streaming.
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Peters ha osservato che il settore dell'intrattenimento, e Netflix in particolare, si è dimostrato resiliente durante le precedenti recessioni economiche. "Ci aspettiamo davvero che la domanda rimanga forte", ha detto, aggiungendo che a ciò dovrebbero contribuire anche i pacchetti ad-supported a basso costo dell'azienda. Il piano supportato da pubblicità ha infatti rappresentato il 55% delle nuove iscrizioni nei Paesi in cui è disponibile, ha affermato la società.
Secondo l'azienda, i ricavi e l'utile operativo hanno superato le stime a fronte di un leggero rialzo dei ricavi da abbonamenti e pubblicità, puntualizzando che comunque le entrate garantite dall'advertising sono "ancora molto piccole rispetto ai ricavi da abbonamenti". Netflix conta attualmente oltre 300 milioni di clienti a livello globale.
Netflix ha previsto che i propri ricavi saliranno a 11,04 miliardi di dollari per il periodo aprile-giugno, al di sopra delle stime degli analisti di 10,90 miliardi di dollari. Per quanto riguarda l'anno 2025, la società ha ribadito la sua previsione di ricavi tra i 43,5 e i 44,5 miliardi di dollari, "che presuppone una sana crescita degli abbonati, prezzi di abbonamento più elevati e un raddoppio approssimativo dei nostri ricavi pubblicitari".
Pubblicità su Netflix: la roadmap di sviluppo
Raddoppio dei ricavi pubblicitari che sarà guidato, tra l'altro, anche da un'espansione della vendita in programmatic. La società sta infatti lanciando la sua suite ad tech proprietaria, che è già disponibile in Canada e negli USA, e a breve lo sarà anche negli altri 10 mercati in cui è attiva la sua offerta pubblicitaria, Italia compresa.
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"Il lancio in Canada e USA è andato molto bene, coerentemente con le nostre aspettative - ha dichiarato Peters -. Stiamo imparando e migliorando rapidamente sulla base dei feedback che stiamo avendo dalla loro attività. Poi porteremo progressivamente la suite negli altri nostri 10 Paesi pubblicitari nel corso dei prossimi mesi".
Quanto al futuro dell'offerta pubblicitaria, la società ha una chiara roadmap in testa. Se per l'anno in corso l'avvenimento clou sarà il lancio globale della suite ad tech, nel 2026 ci sarà un ampliamento delle possibilità di targeting (su cui la società sta già lavorando in USA e Canada) e delle funzioni di misurazione in tutti i mercati. Due focus su cui la società continuerà a spingere anche nel 2027, spiega Peters, grazie a investimenti di ordine più alto e l'utilizzo di tecnologie come il Machine Learning per l'ottimizzazione dei processi adv.
Nuovo ruolo per il co-fondatore ed ex Ceo Reed Hastings
Netflix ha intanto comunicato un nuovo incarico per il suo co-fondatore ed ex Ceo Reed Hastings. Il manager lascia infatti la posizione di presidente esecutivo, assunta nel 2023, per ricoprire quella di presidente del consiglio di amministrazione. "Parte di una naturale evoluzione della nostra struttura di leadership e della pianificazione della successione", ha spiegato l’azienda in una lettera agli azionisti.