L'obiettivo delle sette company aderenti al progetto - tra cui anche Amazon, Microsoft, Cisco, Intel e Mozilla - è di permettere a quanti ne fanno uso di slegarsi sempre più da Flash, ormai bandito dalla maggior parte dei browser
Da Google a Netflix, alcuni dei maggiori colossi “tech” e di internet uniscono le forze per lavorare a nuovi standard video, a cominciare da un formato che sia "open source" e slegato dai diritti.
Sette le compagnie che per questo scopo hanno fondato la "Alliance for open media". Tra loro ci sono anche Amazon, Microsoft, Cisco, Intel e Mozilla oltre alle già citate Google e Netflix.
L'obiettivo, spiegano i promotori dell'iniziativa in una nota congiunta - ripresa dall’ANSA -, è quello di creare nuovi formati per i contenuti multimediali da fruire online che siano in grado di funzionare "su dispositivi di ogni tipo e per utenti di tutto il mondo".
L'alleanza nasce in un momento di massima espansione del mercato dei video online, evidenziato dall'esordio di diversi servizi per le dirette in streaming tipo Periscope e Meerkat o dall'espansione dei servizi tv online.
Avere un minimo comune denominatore - a livello di formati - consentirà alle società di semplificare la distribuzione dei loro prodotti e di risparmiare.
La mossa per alcuni analisti potrebbe, inoltre, permettere alle compagnie di slegarsi sempre di più dal programma Flash di Adobe, in particolare per via delle falle di sicurezza messe in luce dalla vicenda Hacking Team. Flash ad esempio è stato da poco bloccato dal browser Chrome di Google.
Tra i grandi assenti nell'"Alliance for open media" spicca Apple, probabilmente per diversi interessi "proprietari" che la compagnia di Cupertino ha nel settore video: dalla Apple Tv - che forse sarà rilanciata nel corso dello Special Event annunciato per il 9 settembre -, a un servizio di streaming offerto su iTunes.