• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
12/06/2023
di Francesco Leone

Morto Silvio Berlusconi, aveva 86 anni: ecco come ha cambiato il mondo dei media in Italia

Da TeleMilano a Mediaset fino a Mondadori e Publitalia: la storia dell’imprenditore nella comunicazione italiana

berlusconi.jpg

Si è spento all’età di 86 anni Silvio Berlusconi. Si trovava all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era tornato lo scorso venerdì. In mattinata, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove hanno trovato la compagna Marta Fascina.

Alcune settimane fa, Berlusconi è stato ricoverato, sempre all’Ospedale San Raffaele di Milano, nel reparto di terapia intensiva a causa di un’infezione polmonare. Aveva inoltre, iniziato la chemioterapia per via di una condizione ematologica cronica “di cui era portatore da tempo", avevano riferito qualche giorno prima della sua scomparsa nel bollettino medico i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri.

Imprenditore e politico italiano, Silvio Berlusconi nacque a Milano il 29 settembre 1936, fratello di Maria Antonietta e Paolo, padre di Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Una laurea in giurisprudenza, conseguita nel 1961, e una carriera imprenditoriale che ha cambiato il mondo della comunicazione italiana.

La commemorazione, in onda su Canale 5 e in simulcast sulle reti Mediaset Rete 4, Italia Uno e TgCom24, non sarà interrotta da pubblicità. L’omaggio a Berlusconi, on air sui canali del Biscione, ha l’obiettivo di ripercorrere la storia e i successi di quello che è stato il papà della televisione privata in Italia: dalla rottura del monopolio televisivo del servizio pubblico all’apertura del mezzo agli investitori pubblicitari, fino alla costruzione del network che ha cambiato le abitudini televisive del pubblico italiano.

Il cordoglio della media industry

Nelle ultime ore sono state tante le dichiarazioni di vicinanza alla famiglia Berlusconi dopo la notizia della morte dell'ex Presidente del Consiglio. Diversi gli attori dell'industria dei media ad aver espresso cordoglio per la scomparsa dell'imprenditore italiano.

Tra questi, l'omaggio del Consiglio di Amministrazione di Auditel (tra i fondatori della società c'è proprio Berlusconi): “Silvio Berlusconi ha dato un grandissimo contributo alla nascita del mercato televisivo facendone un motore di sviluppo per le imprese e, quindi, per il Paese. Fu, tra l’altro, convinto promotore della nascita di Auditel. Intuì, infatti, che nel regolare le transazioni tra broadcaster e investitori occorreva una currency (l’unità di misura per valutare il ritorno degli investimenti, sia sotto il profilo editoriale che sotto il profilo pubblicitario) riconosciuta da tutti", dice il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, facendosi portavoce di tutti i consiglieri. 

"Così fu adottato un modello di governance, il Joint Industry Committee (JIC), a controllo incrociato, capace di riunire tutte le componenti dell’industria televisiva (ossia i broadcaster, gli investitori, le agenzie e i centri media) attorno ad un concetto di responsabilità reciproca. Noi di Auditel, quindi, non dimenticheremo mai il contributo decisivo di Silvio Berlusconi per la nascita della società, consapevoli che oggi il Paese perde un imprenditore di prim’ordine il quale ha rivoluzionato la televisione italiana innovando il modo di fare cultura con un’informazione multicanale. Un uomo dalle straordinarie capacità umane e professionali che verrà ricordato tra i grandi protagonisti della Storia d’Italia”, ha concluso.

Anche Sky ha espresso tramite una nota stampa tutto il suo cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi. La società ha inoltre scelto di cancellare le celebrazioni per i suoi venti anni, previste a partire da domani al Palazzo Reale di Milano: “Silvio Berlusconi è stato un grande personaggio che ha scritto pagine importanti della storia di questo Paese e protagonista del mondo della politica, dei media e dello sport", ha dichiarato Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia. "Oggi, nel giorno della sua scomparsa, vogliamo rendere omaggio al fondatore di una realtà che, per anni, ci ha stimolato a fare sempre di più e meglio, e manifestare la nostra vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari”.

Gruppo Mondadori, invece, si è unito al cordoglio attraverso un post dell'azienda pubblicato sui social.  "Ci uniamo tutti e tutte al dolore del nostro presidente Marina Berlusconi e dei famigliari per la scomparsa di Silvio Berlusconi, uomo indimenticabile, imprenditore coraggioso ed editore illuminato, politico lungimirante, protagonista indiscusso della storia del nostro Paese", si legge nella comunicazione, "un ricordo imperituro ci accompagnerà".

"Per il mondo della comunicazione italiana, Silvio Berlusconi è stato sicuramente il più grande innovatore degli ultimi 40 anni, colui che ha affrontato con audacia e intuizioni geniali il rischio e l’opportunità di cambiare le regole del gioco e ce l’ha fatta”, ricorda poi Davide Arduini, Presidente di UNA. “Nell’editoria, nella comunicazione, nel modo di fare televisione, Berlusconi verrà ricordato come l’imprenditore che, uscendo dalla sua comfort zone, ha introdotto la televisione commerciale in Italia, creando un nuovo linguaggio, complementare a quello necessariamente istituzionale e vincolato del servizio pubblico, in cui gli Italiani potessero “dialogare” con il mezzo televisivo. La televisione di Silvio Berlusconi, con la sua pulsante modernità, ha destrutturato il concetto stesso di spettatore attraverso un’azione comunicativa di coinvolgimento diretto e totale. Che si è evoluta parallelamente alle evoluzioni sociali e culturali del Paese. Per questo, oggi, si conclude un’era. Anche se la forza propulsiva di Silvio Berlusconi non si esaurirà con la sua scomparsa, non avrà più lo stesso vigore. Ed è una perdita per tutti noi. Come comunicatori e come cittadini”.

Mentre il Presidente di Assocomunicatori, Domenico Colotta, ha riferito: “Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi che, come imprenditore, ha portato un profondo cambiamento nel mondo della comunicazione. Berlusconi, oltre all'impegno profuso nella politica e nello sport, ha saputo innovare il settore televisivo, aprendo alle emittenti private, che rappresentano un tassello di fondamentale importanza per la cultura italiana”.

Infine, è giunta anche la dichiarazione di Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell'UPA: "Un imprenditore visionario, che ha rivoluzionato il modo di intendere la comunicazione e la pubblicità”.

Silvio Berlusconi, la carriera nei media

Negli anni ’80, dopo l’esperienza in campo edilizio, Berlusconi allarga il proprio raggio d’affari anche al settore dei media. Dall’avvento di TeleMilano, rilevata da Giacomo Properzj nel ’76, e di Fininvest nel ’78, fino all’acquisizione delle reti nazionali di Canale 5, Italia 1 e Rete 4 dando vita a quello che oggi è il Gruppo Mediaset.

Nel ‘77 entrò nella società del quotidiano il Giornale (adesso passato agli Angelucci) con una quota del 12% e nel 1979 aumentò la sua quota al 37,5%, diventando azionista di riferimento. Nel campo della distribuzione audiovisiva, poi Berlusconi ha controllato il Gruppo Medusa Film.

Dal ’79 al ’83 è presidente di Publitalia, la prima concessionaria multinazionale d'Europa per fatturato generato principalmente da raccolta pubblicitaria attraverso televisione commerciale.

Nel campo editoriale diviene il principale editore italiano nel settore libri e periodici: nel ‘90 acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori (in cui è confluita la Silvio Berlusconi Editore, fondata dal magnate milanese negli anni ’80 e attiva nella stampa periodica, e che comprò TV Sorrisi e Canzoni).

Già tre volte Presidente del Consiglio e parlamentare in 6 legislature, Berlusconi ha rivoluzionato anche il mondo del calcio: prima da presidente dell’Ac Milan, poi dell’Ac Monza.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI