02/12/2019
di Alessandra La Rosa

Gedi ad Elkann: via libera dal CdA di Cir alla cessione per 102 milioni di euro

La società di investimenti Exor farà suo il 43,78% delle quote dell'editore di Repubblica. Ad inizio 2020 un'OPA per acquisire il resto del capitale

Il CdA di Cir ha dato il via libera al riassetto azionario di Gedi, che porterà la Exor di John Elkann ad assumere il controllo del gruppo cui fanno capo La Stampa, Il Secolo XIX, La Repubblica, L'Espresso, 13 testate locali e alcune radio, confermando così le indiscrezioni di mercato. "Cir ed Exor hanno sottoscritto un accordo vincolante per il trasferimento da Cir ad Exor della partecipazione in Gedi Gruppo Editoriale S.p.A. - si legge nella nota stampa -, pari al 43,78% del capitale sociale e quindi del controllo della stessa. Il corrispettivo della cessione è stato fissato in euro 0,46 per azione e così per un prezzo complessivo di euro 102,4 milioni". L'articolata operazione finanziaria con Exor, la società di investimenti presieduta da John Elkann, si svolgerà in più step. Innanzitutto, come recita la nota, la holding della famiglia De Benedetti trasferirà la quota che possiede in Gedi, pari al 43,78%, e quindi il controllo della stessa, a Exor, già azionista del gruppo editoriale con una quota del 5,9%. A quel punto Exor creerà una società veicolo attraverso la quale, dopo aver ottenuto il via libera di Consob, Antitrust e Agcom e delle varie altre autorità competenti, lancerà all’inizio del 2020 un’OPA sulla parte rimanente del capitale, poco più del 50%. L’operazione sarà efficace entro i primi 4 mesi del 2020. "Cir intende reinvestire nella nuova società - prosegue la nota -, al valore corrispondente al prezzo dell’OPA, acquisendo una quota pari al 5% di Gedi in trasparenza, al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. Exor e Cir stipuleranno alcuni accordi concernenti il reinvestimento e la loro partecipazione nella nuova società, prevedendo tra l’altro il diritto di Cir di essere rappresentata nel consiglio di amministrazione di Gedi e le usuali pattuizioni concernenti vincoli agli atti di disposizione delle azioni". «Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione, che gli hanno consentito di divenire il primo editore di quotidiani in Italia, il leader nell’informazione digitale, uno dei più importanti editori nel settore radiofonico e di affrontare con capacità di anticipazione e incisività la lunga crisi del settore - ha dichiarato il Presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti -. Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello, che da più di due anni partecipa alla vita della Società, che conosce l’editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso». «Con questa operazione - ha aggiunto il Presidente e Amministratore Delegato di Exor, John Elkann - ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro. Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani».

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