Danilo Iervolino, imprenditore, patron della Salernitana ed editore di BFC Media, dopo un anno di gestione del settimanale L’Espresso, comprato nel maggio del 2022 da Gedi, ha deciso di vendere il 49% di Espresso Media ad Alga, società che fa capo a Donato Ammaturo, il fondatore, ceo e presidente del gruppo Ludoil.
Il consiglio di amministrazione di BFC Media ha infatti rinunciato al diritto di prelazione sulla cessione delle azioni che IDI, la società di cui Danilo Iervolino è socio unico, detiene in L’Espresso Media, editrice del settimanale L’Espresso e del periodico Le Guide de L’Espresso. L'Espresso Media sino ad oggi era partecipata al 51% da BFC Media e al 49% da IDI.
L’operazione vede il passaggio delle azioni di IDI a favore di Alga, srl con sede in Nola (Napoli), al prezzo di 2,688 milioni di euro unitamente al credito che IDI vanta nei confronti di L’Espresso Media a titolo di finanziamento soci, pari ad 3,312 milioni, per un corrispettivo pari al valore nominale.
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La determinazione da parte del Gruppo IDI di cedere la partecipazione detenuta ne L’Espresso Media, pur mantenendo il controllo attraverso BFC Media, si legge nella nota stampa, "rientra in un più ampio progetto sinergico con il Gruppo Ludoil e con il suo presidente, Dottor Donato Ammaturo, che rafforzerà le prospettive future della società e del gruppo".
Il business di Alga
Alga srl si occupa, tra le varie attività, di organizzare congressi, convegni, sfilate, promozioni, concerti e mostre; organizzare e sviluppare processi gestionali e direttivi; programmare e organizzare il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle attività di gestione aziendale. Il piano strategico di Alga, supportato dalla famiglia Ammaturo, prosegue la nota, "è fortemente orientato a contribuire alla crescita del settimanale L’Espresso in un contesto di affermata e reputata posizione nel panorama dell’editoria italiana e nel rispetto di una tradizione di testata orientata ad un giornalismo coerente ed oggettivo. Un mix di tradizione ed innovazione, anche per tramite del rafforzamento del modello digitale, a servizio di una sana informazione nell’interesse del Paese".