27/10/2022
di Andrea Salvadori

Sky, fatturato in calo e abbonamenti in crescita nel 3° trimestre 2022

Pubblicità in diminuzione del 15,9% a quota 471 milioni di dollari per la controllata europea di Comcast

Fatturato in calo del 14,7% per Sky nel terzo trimestre del 2022, con la pubblicità che lascia sul campo il 15,9% rispetto all’anno precedente scendendo a 471 milioni di dollari. A parità di tassi di cambio i ricavi di Sky, pari a 4,253 miliardi di dollari, risultano in linea con il terzo trimestre del 2021 (-0,4%), mentre il calo dell’advertising si ferma all’1,6%. La divisione Direct-To-Consumer, ovvero gli abbonamenti, incassa nel periodo 3,5 miliardi di dollari, in diminuzione del 15% (a -0,4% a parità di tassi di cambio). Le attività Content sono invece cresciute del 6,4% a 273 milioni di dollari. 

Bene il mercato britannico, sottolinea la capogruppo Comcast nella sua nota di bilancio, dove Sky ha beneficiato in particolare di maggiori ricavi da banda larga e mobile, e di un buon andamento della pubblicità. In sofferenza l’Italia, sia per quanto riguarda gli abbonamenti sia per la pubblicità. 

"In Sky, il nostro team continua a gestire con prudenza un periodo macroeconomico e geopolitico difficile e in rapida evoluzione nel Regno Unito e in Europa", ha affermato Brian L. Roberts, presidente e Ceo di Comcast.

Nei nove mesi, Sky ha registrato un fatturato di circa 13,5 miliardi, in calo dell’11% (-1,4% a parità di tassi di cambio). 

Gi abbonati di Sky sono cresciuti nel trimestre di 320.000 unità raggiungendo quota 23 milioni, grazie in particolare all’offerta in streaming. Considerando i nove mesi, i sottoscrittori sono invece diminuiti di 41.000 unità.

Comcast ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 29,85 miliardi di dollari, in calo dell'1,5%, meglio di quanto atteso dal mercato (29,75 miliardi). La società statunitense ha registrato una perdita netta di 4,6 miliardi di dollari, o 1,05 dollari per azione, rispetto a un profitto di 4,04 miliardi di dollari, o 86 centesimi per azione, ottenuto un anno prima. La perdita è legata soprattutto alla svalutazione da 8,6 miliardi di dollari delle attività che fanno capo proprio a Sky.

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