Alberto dal Sasso di adjinn mostra le previsioni sul Retail Media
Il Retail Media è ormai una realtà consolidata e crescerà sempre più. È quanto emerge da uno studio sull’andamento di questo nuovo canale di comunicazione effettuato da adjinn, multinazionale spagnola leader nell’intelligenza pubblicitaria digitale, e presentato ieri a Milano. I dati di adjinn si riferiscono in particolare alla componente digitale di questo mercato e sono stati resi noti nell’ambito del convegno “Retail Media e Brand Communication”, organizzato da Centromarca, che ha visto salire sul palco alcuni tra i maggiori esperti del settore a livello nazionale e internazionale, davanti a una platea di 250 manager dell’industria di marca.
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«Il Retail media è stato recentemente definito da IAB Europe la terza ondata del digital advertising - ha detto Alberto Dal Sasso, Managing Partner di adjiin Italia - dopo mobile e social network. Si calcola che la quota in Europa sia stata nel 2023 del 8,9% sul totale della pubblicità digitale, ma secondo le nostre stime questa percentuale crescerà con un tasso medio del 37,5% da oggi al 2027, rispetto ad un tasso di crescita del mercato digitale del 6,6% in Europa».
Retail Media: in Italia vale il 9% della pubblicità online
Secondo lo studio di adjinn, l’utilizzo del Retail Media nel nostro Paese è in linea con altre realtà europee, attestandosi intorno al 9% del budget digitale, rispetto a una media dei Big5 del 9.8% (Uk, Germania, Francia, Spagna, Italia). Nei cinque Paesi analizzati, la differenza principale è tra i settori più attivi nel Retail Media. In Italia il maggior inserzionista in termini di Spend stimato è il settore Casa (12,9%) seguito da Automotive (6,4%), Salute (6,2%), Viaggi e Turismo (6,0%). La foto cambia, invece, in UK, da sempre riconosciuta come capitale finanziaria europea: qui il settore che investe maggiormente è la Finanza (13,2%).

Amazon è in cima al podio
In termini di principali retailer attivi, in Italia il player principale è Amazon che detiene un 14,8% della quota di mercato, seguito da Temu (10,5%) nuovo e-commerce di origine cinese particolarmente amato dai giovani e che ha spinto moltissimo la propria attività pubblicitaria sul nostro territorio. Chiude il podio Swappie (7,8%), un e-commerce dedicato a smartphone ricondizionati.
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Retail media, cos'è e quanto vale
Questo per quanto riguarda la componente online, ma sappiamo che il mercato Retail Media è più ampio, e in evoluzione. Il termine si riferisce alla pratica attraverso cui i rivenditori utilizzano i propri spazi online e fisici per vendere pubblicità agli inserzionisti. In sostanza, i rivenditori capitalizzano sul traffico e sull'attenzione generati dai propri punti vendita e siti web, offrendo spazi pubblicitari agli inserzionisti che desiderano raggiungere il pubblico di quei rivenditori. Questi spazi pubblicitari possono essere offerti tramite banner sui siti web, inserzioni nelle app, display nei negozi fisici, e altro ancora. Il retail media offre agli inserzionisti l'opportunità di raggiungere direttamente i consumatori mentre fanno acquisti, sfruttando la fiducia e la familiarità che i consumatori hanno con il rivenditore. Secondo una recente stima di Warc (gruppo Ascential), la spesa in pubblicità su retail media a livello mondiale dovrebbe raggiungere i 140 miliardi miliardi di dollari nel 2023, arrivando in pochi anni a superare la tv in termini di investimenti pubblicitari. Cifre che rendono il senso di un mezzo che sta crescendo in maniera vorticosa.