Il 24 settembre Audiradio pubblicherà le anticipazioni dell’indagine sulla rilevazione ufficiale dell’ascolto delle emittenti radiofoniche pubbliche e private, nazionali e locali, relative al primo semestre 2025.
Ma come funzionerà la ricerca? A spiegare la metodologia è la stessa Audiradio, che in una nota ufficiale specifica che "pur mantenendo importanti linee di continuità con le indagini passate, con le quali condivide gli obiettivi principali, questa ricerca è rinnovata nei questionari, nella struttura campionaria e nelle tecniche di elaborazione dei dati, e si arricchirà, nel prossimo futuro, della misurazione censuaria degli ascolti on-demand digital".
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La nuova indagine prevede ben 200 mila interviste CATI, realizzate mediante l’utilizzo di tre distinti questionari, su altrettanti campioni indipendenti: Stream A, suddiviso in A1 (esclusivamente per le radio locali) e A2 (locali e nazionali), e Stream B per le sole radio nazionali. Grazie a un processo di fusione, i risultati provenienti dai tre Stream (A1, A2 e B) convergono in un unico database, che costituisce la fonte dei dati sui volumi e del nastro di pianificazione. Quest’ultimo sarà rilasciato successivamente.
La banca dati, al momento, non include le informazioni on-demand digital, le quali, una volta raccolte, confluiranno nella Total Audience, che sarà comprensiva, perciò, sia dell’ascolto in diretta che dell’ascolto on-demand.
Grazie a questo nuovo assetto, la ricerca allinea ancor di più la rilevazione degli indici di ascolto radiofonici alle best practices, nazionali e internazionali.