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13/01/2025
di Teresa Nappi

M. Il figlio del secolo: Sky "monopolizza" tv e radio per il lancio della serie tv ispirata al libro di Antonio Scurati

L'operazione promozionale seppur "sopra le righe" ha colpito nel segno, polarizzando l’opinione pubblica e accendendo i riflettori su una serie che promette di approfondire una delle pagine più controverse della nostra storia

Un frame della clip andata in onda per il lancio della serie "M. Il figlio del secolo"

Un frame della clip andata in onda per il lancio della serie "M. Il figlio del secolo"

Una mossa pubblicitaria provocatoria, ma riuscita: Sky ha sorpreso il pubblico con una strategia di marketing audace per il lancio di “M. Il figlio del secolo”, la nuova serie di Sky Original diretta da Joe Wright e dedicata all'ascesa al potere di Benito Mussolini. La serie, interpretata dall'attore Luca Marinelli nel ruolo del Duce, si basa sull'omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale.

Il promo in simultanea su TV e radio

Alle 20:35 di giovedì 9 gennaio, una clip di un minuto è stata trasmessa in contemporanea su tutte le reti televisive generaliste italiane – Rai, Mediaset, La7, Warner Bros. Discovery e Tv8 – oltre che sulle principali radio nazionali. Il promo riprende un discorso emblematico del Mussolini di Marinelli, in cui si annunciava la nascita dei fasci di combattimento e del fascismo: «Noi che abbiamo spinto a calci il paese in guerra e l’abbiam condotto alla vittoria. Noi che abbiam versato il sangue per la patria, noi oggi fondiamo i fasci di combattimento per il futuro, l’avanguardia, la rivoluzione. Oggi nasce il fascismo».

Guardando dritto in camera, l’attore continua con tono ispirato: «Il fascismo, una creatura bellissima, fatta di sogni, di ideali, di coraggio, di cambiamento, che: conquisterà milioni e milioni di cuori. Son sicuro anche i vostri. Seguitemi, anche voi mi amerete, anche voi diventerete fascisti».

Un messaggio che richiama la potenza comunicativa di questo personaggio che ha scritto pagine terribili della nostra storia e che, attraverso la regia di Wright, rende tangibili le dinamiche persuasive che caratterizzavano il fascismo. L’idea di monopolizzare per un minuto i principali mezzi di comunicazione moderni ha generato un grande impatto, dando la sensazione di come Mussolini avrebbe potuto sfruttare i media di massa odierni.

Un'operazione provocatoria ma efficace

La serie, prodotta da The Apartment (gruppo Fremantle), era già molto attesa, ma questa campagna ha alzato ulteriormente l’attenzione. Come osserva il giornalista Giovanni Berruti su La Stampa: «Non poteva esserci miglior modo per presentare una serie incentrata su un personaggio così complesso della storia del nostro paese (e non solo), che di comunicazione di massa se ne intendeva decisamente».

La scelta stilistica di Wright di far rivolgere Marinelli direttamente al pubblico contribuisce a esplorare in modo profondo la mente del dittatore, rendendola intellegibile e palesandone la natura inquietante. Questa caratteristica, che permea l’intera serie, offre uno spaccato innovativo sulla rappresentazione di Mussolini.

La serie e il successo della critica

Scritta da Stefano Bises (Gomorra: La serie, ZeroZeroZero) e Davide Serino (1992, Il Re), con il contributo dello stesso Scurati, la serie “M. Il figlio del secolo” è stata presentata in anteprima mondiale, fuori concorso, all'81ª edizione del Festival di Venezia, ricevendo il plauso unanime della critica. La regia è firmata dal vincitore di due Bafta Joe Wright (Espiazione, Orgoglio e pregiudizio), confermando la qualità di un progetto ambizioso.

Il 10 gennaio, i primi due episodi degli otto previsti sono andati in onda su Sky e sono disponibili in streaming su Now.

La campagna pubblicitaria di Sky è senza dubbio “sopra le righe”, ma ha colpito nel segno, polarizzando l’opinione pubblica e accendendo i riflettori su una serie che promette di approfondire una delle pagine più controverse della storia italiana con uno sguardo nuovo e provocatorio.

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