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14/03/2024
di Teresa Nappi

CoorDown lancia la campagna di sensibilizzazione internazionale ‘Assume that I can’. Firma Small

Con l’approssimarsi della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down (21 marzo), l’associazione presenta un film e un’iniziativa social per promuovere l’inclusività e chiamare all’azione tutti contro stereotipi e pregiudizi

Il key visual della campagna di sensibilizzazione 'Assume that I can' di CoorDown

Il key visual della campagna di sensibilizzazione 'Assume that I can' di CoorDown

Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down (21 marzo 2024), CoorDown - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down - ha dato il via alla campagna di sensibilizzazione internazionale "Assume that I can".

L'obiettivo principale della campagna è sfidare i pregiudizi e sostenere le potenzialità concrete di ogni individuo affetto da sindrome di Down.

"Ho scoperto che in psicologia esiste un concetto, che in inglese si dice “self-fulfilling prophecy”, cioè una profezia che si auto-avvera, perciò l’insegnante che pensa che lo studente non possa capire, si comporta di conseguenza, non spiega e fa avverare la profezia. Ma per me non esistono concetti facili e difficili. C’è sempre il modo semplice per spiegare le cose. Se penso alle cose che non mi sono state spiegate e insegnante, questo mi fa arrabbiare": sono state queste le parole di Marta Sodano, donna con sindrome di Down di 29 anni, pronunciate alle Nazioni Unite per raccontare gli ostacoli incontrati nella sua esperienza scolastica.

È proprio da qui e dal racconto di Marta Sodano che nasce il film "Assume that I can". La protagonista, una giovane donna con sindrome di Down, sfida le basse aspettative che gli altri hanno su di lei e propone un ribaltamento di prospettiva: all’inizio chi ha intorno crede che non possa bere un cocktail, praticare boxe, studiare Shakespeare, andare a vivere da sola, raggiungere obiettivi importanti. Poi a metà film la svolta: la protagonista invita con determinazione a pensare in modo nuovo e a usare in senso positivo la profezia autoavverante: se credi in me, se mi dai fiducia, potrai avere un impatto positivo e allora, forse, potrò raggiungere obiettivi, anche inaspettati. Un chiamata all'azione dunque e non solo una denuncia di diritti negati.

Il film "Assume that I can" sarà disponibile sul canale Tiktok di CoorDown e diffuso su tutte le piattaforme dell’organizzazione e dei partner.

Da oggi e fino al 21 marzo, inoltre, i social media di @CoorDown si popoleranno delle testimonianze reali di persone con sindrome di Down e delle loro famiglie provenienti da ogni parte del mondo con gli esempi degli stereotipi che hanno dovuto affrontare e dei pregiudizi che hanno sovvertito. Il tutto sulla scia del trend #OfCourse, che ha portato centinaia di migliaia di persone a raccontarsi con la frase “certo che…” usata come introduzione ad azioni che svelano le idee preconcette sul proprio lavoro o ruolo sociale.

La campagna internazionale nasce in Italia con CoorDown, ma vede il contributo di diverse associazioni internazionali che in contemporanea lanciano il film a livello globale: Canadian Down Syndrome Society, National Down Syndrome Society, Global Down Syndrome Foundation, Down's Syndrome Association UK, Down Syndrome Australia and New Zealand Down Syndrome Association e con la partecipazione degli associati della Fundació Catalana Síndrome de Down.

È nata, inoltre, dalla collaborazione con l’agenzia Small di New York ed è stata prodotta da Indiana Production per la regia di Rich Lee, e la direzione della fotografia di Christopher Probst. La musica è stata composta e realizzata da Stabbiolo Music.

La campagna ha, inoltre, il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione Cariplo.

Gli hashtag ufficiali della campagna sono: #AssumeThatICan #EndTheStereotypes #WorldDownSyndromeDay #WDSD24.

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