19/01/2021
di Simone Freddi

Ecco Stellantis: il mercato attende ora di capire quali saranno le strategie pubblicitarie

Il player nato dalla fusione di FCA e PSA potrebbe valere qualcosa come 200 milioni di euro annui in comunicazione in Italia. Per il momento rimangono attivi gli accordi preesistenti, con il media planning & buying diviso tra Starcom e Mediacom

Da sinistra, Carlos Tavares e John Elkann

La fusione tra FCA e PSA è stata completata. I nomi di due brand storici spariscono e al loro posto arriva sulla scena mondiale dell’auto Stellantis, quarto costruttore al mondo alle spalle di Toyota, Volkswagen e del gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi.

Dopo il debutto di lunedì sulle borse di Milano e Parigi, da oggi le azioni della società, che vede la Exor della Famiglia Agnelli come primo azionista con il 14,4% del capitale, sono quotate anche al NYSE di New York. “Oggi è il primo giorno della nostra nuova storia. E' l'inizio di un viaggio entusiasmante. Un'azienda ben posizionata per competere nei mercati globali, con 39 veicoli elettrificati disponibili entro la fine del 2021. Un gruppo di dimensioni significative e con posizioni commerciali consolidate in Europa, Nord America e America Latina", ha detto Carlos Tavares aprendo la sua prima conferenza stampa da a.d. di Stellantis.

Dal punto di vista pubblicitario, la fusione dà vita a quello che promette di essere il maggiore spender italiano a livello pubblicitario, con un investimento congiunto che, sommando la potenza di fuoco di FCA e PSA (rispettivamente terzo e quarto spender nel nostro Paese), almeno stando ai dati pre-Covid, porterebbe a ipotizzare una stima di spesa in comunicazione nell’ordine dei 200 milioni di euro annui.

In futuro, naturalmente, si aprirà la questione delle strategie di comunicazione del nuovo gruppo congiunto. Attualmente, infatti, le due società che confluiscono in Stellantis lavorano con differenti partner, sia lato creatività sia, soprattutto, lato media. Nel nostro Paese in particolare FCA lavora con un variegato roster di agenzie creative che include Leo Burnett, Armando Testa, This is Ideal, Independent Ideas e Fab-La Fabbrica Creativa, mentre sul fronte media l’azienda è seguita da Starcom del Gruppo Publicis, e da un team di WPP per la comunicazione digitale. PSA invece opera a livello creativo principalmente con Havas Milan e per il media con Mediacom di WPP.

Al momento il tema non sembra essere all’ordine del giorno, con gli assetti attuali che rimarranno per il momento invariati e operativi. Quel che è certo tuttavia è che in una fusione che ha come parola d’ordine principale "sinergie", è difficile immaginare che - specialmente in riferimento al media planning & buying - su questo tema non venga aperto un dossier nei mesi a venire.

Mentre per quanto riguarda la creatività pubblicitaria, molto dipenderà dalla strategia complessiva che il gruppo metterà a punto per gestire una galassia di ben 14 brand, tra quelli che arrivano alla fusione più in forma, come Jeep e Peugeot, e chi ha bisogno di essere rilanciato, come Ds, Alfa Romeo e Maserati. Tutto da decidere, poi, il destino di Lancia all’interno di un futuro in cui la sfida principale è quella dell’elettrificazione. “Fino al 2025 ci sarà una versione elettrificata per ogni nuovo veicolo lanciato", ha detto ancora Tavares. La sfida, dunque, non sarà più avere veicoli elettrificati ma "renderli convenienti", ha aggiunto l'amministratore delegato, rimarcando che un terzo delle vetture vendute in Europa sarà elettrico.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI