Portobello punta sull’ecommerce e compra ePrice
L’operazione da 6 milioni di euro consente alla società, attiva nel barter pubblicitario e nel retail, di diventare un operatore omnichannel
ePrice passa a Portobello: la società, nota per la catena di negozi fisici alimentata dall’attività di barter nel settore pubblicitario, ha annunciato di aver chiuso un'operazione da circa 6 milioni di euro per entrare in possesso della nota piattaforma di ecommerce nata nel 2000.
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L'operazione è stata chiusa nell'ambito della procedura di pre-concordato preventivo pendente dinanzi al Tribunale di Milano, e Portobello è riuscita ad aggiudicarsi per 6 milioni di euro l'asta del ramo d'azienda di ePrice che comprende il portale insieme a una serie di beni materiali e immateriali, tra cui il database.
L’operazione consente a Portobello di diventare un operatore omnichannel creando forti sinergie tra online e offline. “L’acquisizione del portale ePrice rappresenta certamente una pietra miliare della crescita di Portobello che da oggi, pur mantenendo il focus sullo sviluppo della catena di negozi fisici, diventa uno dei principali player italiani dell’ecommerce”, ha detto Roberto Panfili, Co-founder e COO di Portobello.
Portobello ha investito anche nel settore media: nel 2019 è diventato azionista di Rolling Stone, mentre tra il 2020 e il 2022, in quanto socio di Gruppo Sae, ha partecipato all'acquisizione da Gedi dei quotidiani quotidiani Il Tirreno, La Nuova Ferrara, Gazzetta di Modena e Gazzetta di Reggio, e poi de La Nuova Sardegna.
Il ramo d’azienda di ePrice acquisito da Portobello ha registrato nel 2020 un fatturato di 101,4 milioni di euro, con un Ebitda negativo per 14,1 milioni. In seguito all’operazione, Portobello prevede tra le altre cose di ampliare la gamma prodotti sul portale eprice.it con alcune categorie della catena retail Portobello per rafforzare l’offerta online, la marginalità e la competitività del portale ecommerce.
Nel 2020, inoltre, il portale ha ricevuto quasi 65 milioni di visite con 500 mila clienti che hanno prodotto 637 mila ordini, con uno scontrino medio di 287 euro.