Arbre Magique, da luglio la campagna per il "family brand". In definizione l'agenzia

Arbre Magique ampia la gamma di prodotti, si appresta a scegliere l’agenzia creativa che realizzerà la prossima campagna e incrementa gli investimenti pubblicitari. Il celebre profumo per auto, distribuito in Italia dal gruppoTavola, è oggi sul mercato con un’ampia varietà di fragranze e con nuove tipologia di profumatori, come le linee BelAir e Pop. «Arbre Magique non è più solo un prodotto ma è diventato ormai a tutti gli effetti un “family brand”», spiega Fabio Regis, Group Brand Manager divisione automotive di Tavola. «Il 2019 sarà l’anno in cui comunicheremo il suo nuovo posizionamento con attività oriente al brand e non solo al prodotto, potendo contare su investimenti pubblicitari in crescita rispetto al recente passato». Il primo step del piano di comunicazione 2019 è stato il lancio del nuovo sito web, un progetto realizzato da Bebit, l’agenzia digitale del Gruppo Libera Brand Building. «Il nuovo sito è stato pensato per essere più intuitivo e fruibile all’utente. Molta attenzione è stata prestata all’uso dei colori e alle illustrazioni che rappresentano le piramidi olfattive delle fragranze, creando così nell’immaginario del consumatore un forte legame visivo e olfattivo». Il piano di comunicazione di Arbre Magique proseguirà nel corso dell’anno con il lancio a luglio, in vista delle partenze estive, della nuova campagna pubblicitaria. «Presto decideremo l’agenzia che realizzerà la creatività del nuovo piano di comunicazione», prosegue Fabio Regis. «A fine 2018 abbiamo contattato diverse società, tra cui i partner con cui abbiamo lavorato negli ultimi tempi. Ora non ci resta che decidere». Tra le agenzie consultate da Tavola figurano dunque The Others, la realtà che ha realizzato le ultime campagne di Arbre Magique e la pubblicità di altri marchi di Tavola, e Gruppo Libera Brand Building, oltre ad altre agenzie. Il piano media, gestito dalla centrale Address, coinvolgerà sicuramente «il mezzo radio e il mondo digitale». Per quanto riguarda il web, la società non ha ancora scelto se puntare su una pianificazione display, integrata alla comunicazione radiofonica, o se limitare l’investimento ad un piano editoriale e pubblicitario sui canali social.