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Mondo Native

Carmelo Noto
a cura di Carmelo Noto

Carmelo Noto ha iniziato la sua carriera in ambito informatico con il ruolo di sistemista Apple. Dopo aver assunto ruoli più orientati alla consulenza e alla vendita di servizi, dal 2005 si dedica alla vendita del mezzo pubblicitario digitale in aziende come tg|adv (Gruppo Trilud) e LeonardoAdv (Gruppo Triboo). Attualmente ricopre il ruolo di Country Manager Italy presso Outbrain, piattaforma premium di Discovery

16/01/2017

Includere la pubblicità nativa nelle proprie strategie di marketing: alcune buone ragioni per farlo

Alberto Mari

Alberto Mari

Nel momento in cui decidiamo di mettere a punto una strategia marketing per il nostro prodotto o servizio, oggi non dovrebbe mancare una voce dedicata al native advertising. Perché è diventato così importante? Johnatan Long, fondatore di Market Domination Media, società di consulenza di marketing digitale, ne spiega le ragioni. Il native advertising è un fenomeno relativamente nuovo e come tale spinge a porsi molte domande. “Funziona?” In estrema sintesi, sì, funziona molto bene. Un nuovo studio pubblicato su American Behavioral Scientist ha rilevato, infatti, che i consumatori stanno diventando sempre più propensi ad accettare formati di pubblicità nativi. E, quale fondatore di una società di consulenza di marketing digitale, ho potuto toccare con mano quanto efficaci possano essere gli annunci native, a partire dai grandi brand fino alle piccole imprese. La mia azienda introduce continuamente sul mercato alcuni prodotti di largo consumo,  tra questi è fresco di lancio un brand per lo sbiancamento dei denti, Sexy Smile Kit. Nel nostro piano abbiamo previsto diverse strategie per promuovere e far crescere il marchio, e gli annunci nativi occupano una buona parte del nostro piano di marketing digitale. Vi spiego perché e perché anche voi dovreste tenerli in considerazione per le vostre strategie marketing.

I Native Ad non respingono i consumatori come succede con pubblicità più intrusive

Siamo ormai nel 2017 e il banner standard di 728 × 90 nell'header e i due banner 300 × 250 nella barra laterale a destra non sono più efficaci. Gli unici soggetti che ne traggono benefici sono solo i proprietari di siti web che possono vantare grandi numeri di page view che fanno pagare a CPM. Gli inserzionisti, che si ritrovano a sborsare un sacco di soldi per questa pubblicità "old school”, si mangiano le mani. I pop-up (quelli non exit-intent) e i formati full-page overlay infastidiscono i consumatori, mentre solo gli annunci nativi si fondono con il contenuto della pagina in un modo che li rende non intrusivi. I consumatori non sono stupidi - sanno che si tratta di pubblicità, in quanto viene chiaramente contrassegnata come tale. John Rampton, fondatore di Due.com, concorda sul fatto che gli annunci nativi creano condizioni di fruizione diverse rispetto agli altri annunci digitali: "Il motivo per cui le persone preferiscono annunci nativi è perché offrono informazioni fortemente legate ai contenuti che stanno consultando in quel momento, e questo aiuta l'inserzionista a stabilire un rapporto di fiducia quasi immediato con il consumatore. Poiché la pubblicità nativa viene percepita come contenuto di qualità superiore, generalmente si assiste ad un tasso di  conversione superiore".

I Native Ad portano un’audience di maggiore qualità sul tuo sito

Il concetto di “meglio la qualità che la quantità” si applica a molte cose nella vita, compreso il traffico dei siti web. In genere provo un po’ di dispiacere quando sento agenzie di marketing vantarsi del numero di visitatori che una campagna ha portato a un sito web. In realtà, quel numero da solo è inutile. Il tasso di conversione è il vero dato che conta – quanto di quel traffico si è convertito in vendite generando effettivo utile per il business? Gli annunci nativi consentono di attirare traffico di qualità molto più elevata grazie alle loro opzioni di targeting personalizzato. Queste opzioni consentono di destinare la vostra offerta verso contenuti che corrispondono effettivamente alla vostra offerta. Così, quando un consumatore fa clic sul vostro annuncio vi è una probabilità molto alta che sia realmente interessato a quello che state offrendo. Usiamo la mia nuova campagna del prodotto di sbiancamento denti come esempio. Se implementiamo una tradizionale campagna di banner pubblicitari, sappiamo che attireremo sicuramente un sacco di clic, ma sappiamo anche che il traffico arriverà da una vasta gamma di siti web - da blog e siti web di automobili, gossip, meme, directory. Certo, una parte di quel traffico potrebbe portare a conversioni, ma non si tratterà di traffico qualificato. Una campagna pubblicitaria nativa, invece, andrà a posizionare la nostra offerta in contesti correlati, come salute e benessere, beauty. Quei lettori saranno sicuramente molto più interessati a un kit di sbiancamento dei denti di una persona che è alla ricerca di un meme divertente da postare sui social media. Preferisco attrarre 100 visitatori da un annuncio nativo posizionato all’interno di contenuti di grande rilevanza, piuttosto di 1.000 visitatori provenienti da una serie di siti web casuale. In questo modo si andrà a convertire una più elevata percentuale di visitatori riducendo i costi. Il che mi porta al prossimo punto...

Il basso costo di acquisizione dei Native Ad

Gli annunci nativi tendono anche ad essere molto più convenienti, spesso con un costo per acquisizione complessivo inferiore. Facciamo un esempio matematico molto semplice. Immaginate di pagare 1 $ per click utilizzando una tradizionale piattaforma pay-per-click per trovare nuovi clienti nel settore della consulenza. Per 1.000 visitatori l’operazione vi costerà $1.000 e con un tasso di conversione dell’1%, alla fine vi ritroverete 10 clienti, che vi saranno costati $ 100 di acquisizione. Ora, se invece creiamo un articolo molto ben argomentato e progettato per evidenziare i vostri servizi di consulenza, è possibile utilizzare la pubblicità nativa per posizionare il pezzo all'interno di un contenuto contestualizzato e che verrà letto da imprenditori, dirigenti, manager ecc. Anche se si sta pagando $ 3 per click, si sta andando incontro ad un tasso di conversione che in genere è più alto perché il pubblico è altamente mirato. Gli stessi 1.000 visitatori vi costeranno di più ($3.000), ma se si può convertire il traffico al 4%, il costo per acquisizione scende a $75. Questo fa una grande differenza su larga scala. Quindi, mai concentrarsi esclusivamente sul costo-per-click. E’ il costo di acquisizione finale il numero importante, e i native ad possono aiutarvi a ridurre in modo significativo quel costo.