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Mondo Native

Carmelo Noto
a cura di Carmelo Noto

Carmelo Noto ha iniziato la sua carriera in ambito informatico con il ruolo di sistemista Apple. Dopo aver assunto ruoli più orientati alla consulenza e alla vendita di servizi, dal 2005 si dedica alla vendita del mezzo pubblicitario digitale in aziende come tg|adv (Gruppo Trilud) e LeonardoAdv (Gruppo Triboo). Attualmente ricopre il ruolo di Country Manager Italy presso Outbrain, piattaforma premium di Discovery

16/05/2017

Profiling ed efficacia delle campagne di Content Discovery

Favorability, intenzione d’acquisto e affidabilità del brand: sempre più aziende ricorrono al branded content e alla distribuzione accurata dei contenuti, per distinguersi e farsi largo nell’oceano della concorrenza. Antonella Bucci, Marketing Manager Italia di Outbrain, ci svela i risultati più rilevanti di una ricerca di Brand lift realizzata in collaborazione con Nielsen, che dimostra l'efficacia della Content Discovery rispetto ai formati di pubblicità tradizionali. In un mercato sempre più competitivo e saturo di brand e prodotti che cercano di attirare l’attenzione del consumatore, è sempre più impellente per le aziende la necessità di raccontarsi e far sentire la propria voce. Lo storytelling diventa un importante strumento di differenziazione e difatti sono sempre più numerosi i brand che investono nella produzione e distribuzione dei propri contenuti. È ormai un dato di fatto: il branded content è diventato un “must” per qualsiasi azienda che voglia distinguersi e farsi largo nell’oceano della concorrenza. Ma c’è di più. Delineata la strategia, creati i contenuti e fissati gli obiettivi, occorre fare l’ulteriore passo di “diffondere il verbo” presso il target individuato, scegliendo in maniera accurata i canali più efficaci. E generalmente la risposta più accreditata risulta essere la Content Discovery, così come dimostrato dalla ricerca di Brand lift di Outbrain, condotta in collaborazione con Nielsen.

Metodologia della ricerca di Brand lift

 Nella ricerca sono stati coinvolti 18 brand, appartenenti a 8 settori verticali, 230 editori, con un totale di 800 milioni di impression e 1 milione di utenti unici. Nell’arco di 45 giorni, Nielsen ha esposto un gruppo di utenti (353 individui) a campagne di Content Discovery e, successivamente, ha somministrato un questionario, i cui risultati sono stati comparati con quelli ottenuti dal gruppo di controllo (campione di utenti selezionato dal panel Nielsen e rappresentativo dell’audience italiana) non esposto ad alcuna campagna. Per la profilazione dell’audience e l’individuazione di esposti vs. non esposti alle campagne, è stato inserito il TAG Nielsen.

I risultati principali della ricerca

La content Discovery si è dimostrata più performante rispetto ai formati di pubblicità tradizionale. Qui sotto vi riassumiamo alcuni dei risultati principali:
  • la Content Discovery contribuisce alla crescita della favorability con una velocità 2,5 volte superiore, e della intention to buy di 1,5 volte;
  • mostra una maggiore efficacia sui giovani (cluster 18-44 anni), dove la crescita della favorability e dell’intention to buy è quasi doppia rispetto a quella registrata sul totale campione;
  • rafforza la percezione di familiarità e affidabilità del brand, passando dal 67% prima dell'esposizione alla Content Discovery al 75% dopo l'esposizione, con una crescita di 8 punti percentuali;
  • mette in risalto le differenze tra i prodotti e incentiva l’ulteriore approfondimento: nella ricerca è emersa una crescita della percezione del valore informativo e del desiderio di saperne di più sui prodotti/servizi promossi.
Gli utenti, e soprattutto i più giovani, preferiscono la Content Discovery: è un formato ritenuto meno invasivo e più efficace nella distribuzione dei contenuti, dal momento in cui riesce meglio ad intercettare gli interessi dei diversi target. I brand ne risultano avvantaggiati, perché rispetto ai formati pubblicitari più tradizionali, consente di ampliare nell’utente la percezione del valore informativo e di affidabilità, portandolo ad acquisire maggiori informazioni su prodotti e/o servizi promossi. Gli stessi brand riescono a stabilire una comunicazione altamente proficua con il proprio pubblico, raggiungendo più velocemente i propri KPI. In definitiva, una comunicazione di questo genere non riguarda solo l’aspetto promozionale, ma si propone quale servizio che completa la qualità stessa del contenuto pubblicitario. Un valore che, nella comunicazione online, equivale ad essere riconosciuti, e da cui i brands non possono che trarre vantaggio. La tecnologia di Outbrain in questo senso è un alleato per i brand, in quanto aiuta a posizionare i contenuti all’interno di un contesto editoriale sicuro e, al contempo, a raggiungere l’audience più interessata in base ai propri interessi. La ricerca completa è disponibile qui.