FiloBlu stima di chiudere il 2018 a 30 milioni di fatturato e presenta la strategia 2019
Internazionalizzazione, Business Intelligence, B2B e Drive to Store sono i quattro asset strategici per l'azienda guidata da Christian Nucibella, che annuncia la collaborazione con Google Cloud
FiloBlu ha presentato la sua strategia per il 2019 che prevede una nuova collaborazione con Google Cloud, per permettere alle aziende clienti di conquistare il mercato internazionale e accelerare il percorso di crescita. L'azienda, che secondo la classifica FT1000 2019 del Financial Times e Statista è tra le aziende del settore e-commerce quella che ha generato il fatturato più alto nel 2017 con 20 milioni di euro, stima di chiudere il 2018 con circa 30 milioni di euro di fatturato, prevedendo un'ulteriore crescita, in linea con i trend degli ultimi anni, anche nel 2019. I quattro asset su cui punterà l’azienda nel corso del 2019 sono la Business Intelligence, lo sviluppo di progetti B2B, la realizzazione di attività Drive to Store e la pianificazione di percorsi di internazionalizzazione. Grazie ad una Business Intelligence proprietaria, tutti i progetti gestiti dall'agenzia sono integrati e funzionali per la raccolta, il monitoraggio e l’analisi di dati provenienti dalle più importanti fonti aziendali. Alla Business Intelligence sono strettamente connesse le attività Drive to Store, progetti strategici ideati e sviluppati a 360 gradi da FiloBlu che hanno l’obiettivo di portare maggior traffico nei punti vendita delle aziende clienti, siano essi fisici o virtuali, con focus sulla finalizzazione dell'ordine e lo sviluppo della brand awareness. L’internazionalizzazione è uno dei pilastri fondamentali per l'agenzia, che opera sui mercati globali partendo da un approccio strategico che permette di identificare percorsi, partner e strumenti necessari per affrontare tale percorso al meglio, spiega il comunicato stampa. Un corretto utilizzo di soluzioni B2B può rendere invece più efficienti ed efficaci i processi di vendita e, per quanto riguarda la parte legata al riordino, può portare ad un aumento del 10-15% del fatturato complessivo dell'azienda. A sottolineare l’importanza dell’accesso al mercato internazionale, anche i dati dell’Osservatorio Economico del Mise che confermano come il valore delle esportazioni delle aziende italiane nel 2017 sia cresciuto del 7,6% rispetto all’anno precedente. Il made in Italy dunque si conferma particolarmente apprezzato nei mercati internazionali e i canali online sono fondamentali per la sua esportazione; secondo una ricerca del Politecnico di Milano il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri supera i 3,9 miliardi di euro.