Numeri in crescita per SpinUp, la media tech company italiana attiva nella convergenza dei settori adtech e martech.
La società fondata nel 2017 da Antonio Romano, con un modello di business basato al 100% su campagne a performance, ha visto più che raddoppiare i ricavi al 30 settembre rispetto all’anno precedente, passando dai circa 965 mila euro del 2019 ai 1,994 milioni di euro dell’anno in corso, con una crescita pari al 106,6%.
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In particolare, il trend degli ultimi mesi mostra inoltre una decisa accelerazione: a settembre 2020 i ricavi mensili sono balzati a circa 408 mila euro rispetto ai 146mila dello stesso mese dell'anno precedente, a coronamento di un terzo trimestre dell'anno in cui il fatturato ha superato il milione di euro. Nel solo trimestre da luglio a settembre, infatti, i ricavi sono stati pari a 1,005 milioni di euro, rispetto ai 392 mila euro dello stesso periodo dell'anno precedente, con un incremento del 156% anno su anno e dell'82% sul trimestre precedente. I ricavi ottenuti nei primi nove mesi del 2020 si riferiscono in particolare a progetti realizzati per aziende dei settori Telco (45% del fatturato totale), RC auto (20%), Finance (20%) ed Energy (10%).
Sul fronte della marginalità, invece, l'Ebitda dei primi 9 mesi del 2020 si attesta a circa 400mila euro, pari ad un margine del 20% sul fatturato e in crescita del 160% rispetto all’Ebitda dei dodici mesi dell’intero 2019 (che era pari a 150 mila euro).
Lo sviluppo di Spinup, società con sedi a Napoli e Milano, è avvenuto attraverso autofinanziamento, senza ricorso all’indebitamento, raggiungendo una disponibilità di cassa pari a circa 500 mila euro a fine settembre 2020. Il suo modello di business si basa su soluzioni data driven proprietarie e brevettate, a disposizione dei clienti per la generazione di lead e per raggiungere gli obiettivi di conversion rate.
Il fatturato stimato di SpinUp per la fine del 2020 è pari a 3,2 milioni di euro, per poi incrementarsi ulteriormente fino a 6 milioni di euro nel 2021, da raggiungere attraverso un aumento delle quote di mercato nelle industries di attuale presidio, l’ingresso in nuovi vertical, nonché l’avvio di partnership con centri media.
Nel breve termine è previsto lo sviluppo di nuovi prodotti tecnologici e l’ampliamento dell’offerta su CPC (Cost per Click) e CPS (Cost per Sale).