28/08/2024
di Andrea Di Domenico

Oliviero Toscani al Corriere: «Ho una malattia incurabile. Non temo la morte»

Il noto fotografo e pubblicitario italiano ha rivelato di essere affetto da una grave malattia rara, l’amiloidosi. «Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero», ha detto con orgoglio

Oliviero Toscani, il celebre fotografo e pubblicitario italiano, ha annunciato in un’intervista al Corriere della Sera di essere gravemente malato. Toscani ha rivelato di essere affetto da amiloidosi, una rara e incurabile malattia che compromette il funzionamento degli organi vitali. "Alla fine di giugno mi sono svegliato con le gambe gonfie e ho cominciato a fare fatica a camminare. All'ospedale mi hanno diagnosticato un problema al cuore. A fine agosto mi hanno detto che ho una malattia incurabile: l'amiloidosi", ha raccontato Toscani, aggiungendo che ha perso 40 chili in un anno e che la sua qualità di vita è ormai drasticamente compromessa.

Il fotografo, noto anche per la personalità ribelle e controcorrente, ha affrontato la notizia con il suo consueto cinismo e una vena di amarezza. "Non temo la morte, vivere così non mi interessa", ha dichiarato, riflettendo su come la sua vita sia cambiata radicalmente in pochi mesi. Toscani ha infatti ricordato come, fino a poco tempo prima, lavorasse con l'energia di un trentenne, salvo poi risvegliarsi una mattina "e all’improvviso ne avevo 80".

Oliviero Toscani: il fotografo delle campagne pubblicitarie più controverse

Oliviero Toscani è uno dei nomi più celebri e controversi nel mondo della fotografia e della pubblicità. Nato nel 1942, Toscani è diventato famoso a livello internazionale per le sue campagne pubblicitarie provocatorie, in particolare quelle realizzate per Benetton negli anni '80 e '90. Queste campagne, spesso caratterizzate da immagini shock e messaggi sociali forti, hanno segnato un'epoca, contribuendo a ridefinire i confini tra arte, comunicazione e marketing.

Toscani è stato un innovatore, capace di trasformare la pubblicità in uno strumento di riflessione e denuncia sociale. Tra le sue campagne più celebri, si ricordano quelle che affrontavano temi come il razzismo, la pena di morte, l'AIDS e la guerra. Nonostante le numerose polemiche, Toscani ha sempre difeso la sua visione artistica, sottolineando anche nell’intervista al Corriere come "la fotografia è impegno etico" e che non gli interessa "l’estetica fotografica" fine a sé stessa. Il fotografo ha citato come uno uno dei suoi lavori più significativi il progetto fotografico su Sant’Anna di Stazzema, realizzato a sue spese.

"Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero", ha affermato con orgoglio nell’intervista. Anche di fronte alla malattia, continua a lottare per preservare quella libertà, pur riconoscendo i limiti imposti dalla sua condizione. "Ora sono come incatenato, ma sono libero di pensare come penso e di agire come penso dovrei", ha detto.

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