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02/05/2022
di Simone Freddi

Imille diventa I MILLE e divide l’offerta in due vertical: Agency e Studio. Primo trimestre a +26%

Risultati in continua crescita, rebranding e riposizionamento: la società di cui è ceo Paolo Pascolo inaugura una nuova fase della sua evoluzione

Il board de I MILLE. Da sinistra: Matteo Roversi, Lorenzo Cagnato, Paola Maneo, Paolo Pascolo

Il board de I MILLE. Da sinistra: Matteo Roversi, Lorenzo Cagnato, Paola Maneo, Paolo Pascolo

Imille diventa I MILLE e inaugura una nuova fase della sua evoluzione. La società indipendente specializzata in servizi per la comunicazione con sedi in Italia, Spagna, Cile e Brasile ha annunciato venerdì il nuovo brand e un nuovo assetto per posizionarsi meglio sul mercato, dividendo l’offerta in due vertical: Agency e Studio.

Le novità si accompagnano a dati economici in crescita: nel 2021 l’agenzia è arrivata a toccare quasi i 7 milioni di euro di ricavi (+7% rispetto all’anno precedente), mentre il fatturato aggregato con le controllate estere (Spagna e Cile) e italiane (Bea e Uasabi) ha raggiunto gli 8 milioni. Anche il primo trimestre del 2022 conferma questo trend: I MILLE ha, infatti, totalizzato un +26% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e prevede di superare quest'anno i 10 milioni di fatturato complessivo, come ci ha detto il Ceo Paolo Pascolo a margine dell'evento interno organizzato dalla società al Combo Milano (poco sotto traovate le videointervista realizzata sul posto, ndr)

I MILLE, NUMERI IN CRESCITA

Questi risultati, ha spiegato il Ceo Paolo Pascolo durante l'evento, sono il frutto di un’evoluzione costante, di processi di lavoro che puntano sulla valorizzazione dei talenti e traggono la loro spinta da un obiettivo ambizioso di risultati positivi che sono il frutto di un’evoluzione costante: diventare sempre più appealing nel mercato e affermarsi tra i brand indipendenti più riconosciuti in Italia e all’estero per la comunicazione e il design. La strada per raggiungere questo traguardo passa anche attraverso scelte strategiche che rivoluzionano la narrativa e il posizionamento dell’agenzia, come il rebranding e la nuova organizzazione aziendale.

La nuova veste prevede una divisione per vertical: Agency, che si occuperà di creatività, pubblicità e comunicazione, e Studio, che invece seguirà progetti di branding e design dei prodotti digitali. Una scelta strategica finalizzata a organizzare meglio le skill presenti all’interno del team e creare un posizionamento più preciso e completo, dando il giusto risalto all’offerta dei servizi.

LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DE I MILLE

Come ha spiegato efficacemente Pascolo: “La comunicazione con il digital marketing da una parte e il posizionamento di marca con il design dell’esperienza digitale dall’altra sono due ambiti che spesso si intrecciano, tuttavia provengono da due archetipi differenti: la pubblicità e il design. I MILLE si occupa di entrambe le cose da molti anni. Abbiamo semplicemente pensato che fosse venuto il momento di verticalizzare per essere ancora più rilevanti nel mercato, creando una creative agency e un design studio. Internamente i processi e la gestione progettuale hanno infatti delle peculiarità che vanno af rontate con framework specifici, all’esterno I MILLE ha l’ambizione di competere con i migliori sia nella comunicazione che nel design del servizio e prodotto”.

Lo spazio in cui il talento, il design e la creatività di ognuno trovano il modo di esprimersi al meglio diventa un elemento visivo nel nuovo logo, che segna un forte cambiamento rispetto al passato: si passa infatti dalla dicitura “Imille” (in un’unica parola) a I MILLE (staccato e tutto maiuscolo). Lo spazio che separa l’articolo e il sostantivo diventa l’area delle possibilità, in cui le capacità del team e le necessità del cliente si incontrano. Una unione di talenti, idee e valori che genera un mondo nuovo, ogni volta diverso e mai uguale a se stesso.

Come ha spiegato Matteo Roversi, Chief Designer Officer de I MILLE, “Il cambiamento è l’unica costante del nostro tempo: intorno a noi tutto si muove e avanza senza sosta. Quindi, se vogliamo tenere il passo con il mondo che ci circonda dobbiamo avere il coraggio di muoverci anche noi, di lasciare le nostre posizioni per inseguire e per imparare sempre qualcosa di nuovo. Dobbiamo costantemente confrontarci con la stessa sfida a cui sono sottoposti i brand che seguiamo: restare fedeli a noi stessi e allo stesso tempo continuare ad essere rilevanti per le persone a cui ci rivolgiamo. Il nostro rebranding parte dai concetti che ci distinguono fin dalla nostra nascita, come il movimento, la spedizione, il desiderio di prendere una posizione su temi importanti, però li rende (e ci rende) più attuali, capaci di entrare meglio in contatto con le organizzazioni e i talenti, che sono i nostri principali interlocutori”.

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