17/12/2019
di Alessandra La Rosa

Branded entertainment, come farlo in modo efficace? I consigli di Divimove

Il Senior NBD Manager Lead Italy Luca Margari ci racconta perché influencer e video sono importanti nelle strategie di marketing e come la società risponde alle necessità dei marchi

Oggi per un brand è quantomai importante avere "una marcia in più" e sapersi distinguere nel panorama media così affollato attraverso attività di comunicazione veramente originali. Per questo sempre più aziende stanno puntando al mondo del branded entertainment, una modalità che permette di raggiungere nuove audience puntando su idee creative e fuori dall'ordinario. In questo settore si inserisce Divimove, società d’influencer marketing e di creazione di strategie di video online, recentemente entrata a far parte di RTL Group. Luca Margari, Senior NBD Manager Lead Italy di Divimove, ci ha raccontato perché video e branded entertainment sono importanti nelle strategie di marketing e come la società risponde alle necessità dei brand che approcciano queste modalità di comunicazione. Qual è il ruolo del branded entertainment nel digital e nell'influencer marketing? La libertà di poter comunicare i propri valori senza essere schiavi dei propri format o della propria apparenza. Grazie al branded entertainment una banca per esempio può spogliarsi della sua formalità e rilanciarsi in un nuovo modo di comunicare per approcciare i clienti più giovani senza compromettere la propria credibilità. Prendiamo il caso di ING Olanda, che si è reinventata grazie a Divimove lanciando un suo canale a tema sportivo: YouTube ING Only Football. Grazie al lavoro di Divimove, il canale, partendo da zero, è arrivato in pochi mesi a centinaia di migliaia di iscritti, un risultato da record per un istituto bancario. Più liberi di esprimersi di così? Quanto è importante il video online all'interno di una strategia digitale? Riuscirebbe a racchiudere questa intervista in una fotografia? Solitamente immaginiamo di dover descrivere un prodotto con almeno 3 funzioni diverse. Il video non solo ci fornisce la possibilità di farlo, ma ci lascia quello spazio creativo che genera quella curiosità nel potenziale cliente invitandolo ad approfondire. Nel caso dei clienti preesistenti, approfondire corrisponde a coltivare la propria community. Restando in tema video, YouTube è attualmente la maggiore piattaforma sul mercato. Quali sono i pro e i contro dei branded channel su YouTube? La piattaforma ci offre oggi un bacino di utenza di 35 milioni di utenti in base a quanto riportato da ComScore a maggio 2019. Utenti profilati che usufruiscono in maniera attiva dei contenuti, con un uso audiovisivo, sono a disposizione dei brand che investono sulla piattaforma, ad un prezzo sensibilmente più basso rispetto ai media tradizionali. Il “contro” dal nostro punto di vista è il costante aggiornamento della piattaforma, il suo algoritmo letteralmente vive e si evolve sempre più frequentemente, rendendone l’utilizzo sempre più difficile. Qui interviene Divimove e la sua lunga esperienza, in più grazie alla nostra rete di influencer leader in Europa monitoriamo quotidianamente la piattaforma. Se uno YouTuber in Francia ha un problema, il resto dei Paesi lavora alla prevenzione prima ancora che vengano rilasciati eventuali comunicati ufficiali. Anticipare aggiornamenti e trend del momento, ecco come non preoccuparsi dei “contro”, perché ci pensiamo noi! Che consigli darebbe a un brand che vuole raggiungere audience frammentate? Se consideriamo un brand che si affaccia in questo ecosistema frammentato, siamo sicuri che non voglia o non possa partire con un investimento che riesca a coprire ogni singola piattaforma. Il mio consiglio è efficientare la produzione YouTube. Con il materiale prodotto per un video YouTube possiamo, senza enormi costi, estrapolare tagli per le nostre campagne media o possiamo utilizzare istantanee delle riprese per realizzare post per Instagram. Con i 15 secondi più visualizzati del video, possiamo produrre Instagram Stories, post IGTV, video TikTok o twittare. Possiamo anche realizzare un video prendendo il materiale da una diretta live su Twitch, e i passaggi successivi sarebbero comunque gli stessi a costi ridotti. Valutando l’andamento della campagne sulle singole piattaforme il secondo giro di investimenti potrà essere orientato su delle basi solide e tracciate. Cosa offre Divimove in Italia in questi settori? Divimove parte dallo sviluppo di una strategia che si basa tanto sulle esigenze dei clienti quanto sullo scenario di riferimento e le particolarità delle piattaforme e delle loro audience. Per quanto l’ecosistema sia fluido e soggetto a variazioni, la nostra struttura grazie a quanto detto prima sfrutta la frammentazione e l’integrazione per modulare il tutto garantendo ai nostri clienti la possibilità di investire in maniera sicura e dinamica. Come si è evoluta Divimove nell'ultimo anno? Alla grande! In Italia siamo orgogliosi di continuare ad infrangere record con canali come i Me contro Te, WhenGamersFail-Lyon, HumanSafari o Chiara Facchetti, I due Bomber del Freestyle o Lilly Meraviglia. A partire da quest’anno Divimove è interamente di proprietà di RTL Group, e grazie a ciò, da luglio 2019 siamo presenti nei Paesi Scandinavi con United Screen e questo fa di noi il più grande network europeo. Ogni Paese interagisce con il proprio mercato con i trend del rispettivo territorio. La divisione Italiana di Divimove, lato Talent Manager, corre letteralmente al fianco nei nostri creators mentre lato Brand Partnership ci siamo concentrati nell’offrire servizi a brand italiani che cercano clienti in tutti i Paesi europei, o ad intrecciare campagne che uniscano le esigenze di grandi brand internazionali ai top influencer.

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