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05/11/2025
di Emilia Minzoni

CPA: bilancio positivo a un anno dall’insediamento del Consiglio Direttivo

L’associazione ha rafforzato il ruolo di ponte tra il mondo delle idee e quello della produzione. Tra i temi strategici affrontati dal nuovo corso, spicca l’Intelligenza Artificiale

Federico Salvi, Karim Bartoletti e Antonella Scoliero

Federico Salvi, Karim Bartoletti e Antonella Scoliero

Un anno può sembrare poco per apportare cambiamenti significativi, ma quando il cambiamento è urgente e il settore in cui si opera evolve ogni giorno, e ogni 4 mesi evolve di 10 anni, un anno può significare molto. È così per CPA Case di Produzione Associate – che, dal 5 novembre scorso, sotto la guida del nuovo Consiglio Direttivo formato da Karim Bartoletti (Presidente), Antonella Scoliero (Vicepresidente e Consigliere) e Federico Salvi (Consigliere), ha continuato il percorso intrapreso dai precedenti Consigli, in modo sempre più partecipato, visibile e allineato con le trasformazioni del mercato della comunicazione e della produzione pubblicitaria.

In questi primi dodici mesi, l’Associazione ha rafforzato il proprio ruolo di interlocutore autorevole per l’intera filiera – agenzie, clienti, registi, broadcaster e associati – con l’obiettivo di essere non solo rappresentanza istituzionale, ma anche motore di innovazione, confronto e crescita per il comparto produttivo. Il Consiglio Direttivo ha intensificato il dialogo con APMAL sui temi della sostenibilità dei tempi di lavoro, in particolare sull’accordo relativo alle 12 ore massime giornaliere, e ha messo a punto strumenti pratici per supportare i soci nella gestione dei bandi pubblici, nella compliance e nella lettura dei nuovi flussi produttivi.

Parallelamente, CPA sta consolidando la propria rilevanza culturale e istituzionale, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento riconosciuto e credibile per il settore. Le collaborazioni con realtà come IAA, UNA, OBE, ADCI, EPA e UPA si sono intensificate, favorendo un dialogo più ampio e costruttivo con le altre associazioni della filiera. Con IAA e ADCI, in particolare, sono stati avviati tavoli di lavoro su progetti specifici, nei quali la prospettiva produttiva gioca un ruolo centrale nella definizione di approcci condivisi ed efficaci. Questa visione sistemica del mercato è alla base dell’azione di CPA, che punta a superare la frammentazione del comparto per valorizzare la diversità delle realtà produttive come elemento di forza e coesione.

Nel corso dell’anno, l’Associazione ha inoltre avviato un importante progetto di ridefinizione dei flussi di lavoro legati alle gare, tema cruciale per il futuro del settore. Il Consiglio ha annunciato la revisione e il rilancio del Manuale della Buona Gara, che costituirà la base per il nuovo progetto “Gare Chiare”, volto a promuovere meccanismi più trasparenti, coerenti e sostenibili nei processi competitivi, in collaborazione con clienti, agenzie e altre associazioni del settore.

Anche la governance interna di CPA si è evoluta, aprendo maggiormente il dialogo con gli associati attraverso gruppi di lavoro tematici dedicati alla trasformazione delle idee in progetti concreti. A sostegno di questa visione, il Consiglio Direttivo si è ampliato con l’ingresso di due consiglieri aggiunti: Valentina Fronzoni (the BigMama) e Stefano Monticelli (Black Mamba), per garantire una rappresentanza ancora più ampia e vicina alla realtà quotidiana delle produzioni.

Tra i temi strategici affrontati dal nuovo corso, assume particolare rilevanza quello dell’Intelligenza Artificiale, destinata a ridefinire le dinamiche della creatività e della produzione. CPA sta lavorando, anche in collaborazione con EPA (European Producers Association) e AICP (Association of Independent Commercial Producers), alla definizione di Best Practices dedicate all’AI, che verranno condivise con tutti gli stakeholder nazionali e internazionali per affrontare in modo coordinato le nuove sfide regolamentari, legali ed etiche. L’Associazione intende così contribuire alla costruzione di nuove competenze e modelli operativi in un contesto in cui produzione e creatività si fondono sempre più, diventando parte integrante del valore intellettuale dei progetti.

CPA continua quindi a rafforzare la propria missione: essere un soggetto aperto, dialogante e trasversale, promotore di una cultura del confronto tra tutti gli attori del settore: dalle case di produzione alle agenzie, dai clienti alle associazioni, fino alle realtà tecniche e territoriali. L’obiettivo è consolidare il ruolo di CPA come ponte tra il mondo delle idee e quello della produzione, favorendo un dialogo continuo e costruttivo tra chi crea, chi produce e chi regola il sistema della comunicazione.

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