04/05/2020

Auge Headquarter investe nel digitale e si assicura i servizi di Adoratorio

Il gruppo pubblicitario di Federica Ariagno e Giorgio Natale raggiunge un accordo con l’agenzia digitale bresciana fondata da Enea Rossi e Camilla Zampolini

Auge Headquarter entra nel capitale di Adoratorio e rafforza così la sua offerta sul fronte della comunicazione digitale. Il gruppo fondato nel 2009 dai due soci Federica Ariagno e Giorgio Natale ha dunque raggiunto un accordo con l’agenzia digitale bresciana e da oggi potrà proporsi al mercato con un’offerta di servizi ancora più completa. Adotoratorio, agenzia fondata da Camilla Zampolini e Enea Rossi, è una realtà giovane (è nata a Brescia nel 2015) ma già capace di ottenere decine e decine di riconoscimenti internazionali e con un portafoglio clienti di cui fanno parte Diesel, Netflix, Lufthansa e Zonin. Dopo l’operazione realizzata nel 2017 con Auge Design, lo studio di packaging fondato a Firenze insieme a Davide Mosconi, Auge Headquarter mette a segno dunque una nuova operazione di mercato. La società è così oggi operativa con Auge Communication, Auge Design, Auge Beauty e ora anche con Adoratorio. Tra i clienti di Auge Headquarter figurano realtà come Sammontana, Amplifon, Misura, gruppo Italmark, Sir Winston Tea, Translated, Pedon, Mutti, Pan di Stelle, Pasta fresca Rana, Voiello, biscotti Bahlsen, Calligaris e Granarolo. “Eravamo da tempo alla ricerca di un partner nel mondo digitale”, dichiara Giorgio Natale, Owner e Creative Partner Auge. “La scelta di Adoratorio è nata dalla ricerca di un partner di qualità che avesse una visione comune e complementare. Crediamo nella strategia, nelle idee e nel crafting. Adesso possiamo offrire un’esperienza completa, in un momento in cui le esperienze digitali sono indispensabili e risolutrici”. “Il momento è propizio. Siamo pieni di energia e progetti. La nostra dimensione ci permette non solo di prenderci cura dei lavori nei minimi dettagli ma anche di immaginarci nuovi e diversi per questi tempi nuovi”, sottolinea Federica Ariagno, Owner e Creative Partner Auge. “E in questi tempi nuovi le esperienze digitali saranno cruciali. Adoratorio si integra alla perfezione perché condivide caratteristiche che sono proprie di Auge. C’è infatti un ‘modo Auge’ di fare le cose che si riverbera da una società all’altra. Che è fatto di attitudine positiva, di leggerezza, di velocità, di rigore e libertà”. “Quando abbraccia una nuova sfida, Auge vuole essere certa di fare la differenza”, conclude Davide Mosconi, Creative Partner Auge Design. “Come è successo per Auge Design, sono certo che questa sarà una bella avventura. Auge è una famiglia e tutti noi abbiamo trovato in Enea e Camilla e nel loro gruppo di lavoro delle persone che ci assomigliano: curiose e entusiaste". “A noi piace dire che cerchiamo di trasportare l’emozione in ambiente digitale”, spiega Camilla Zampolini, Creative Partner Adoratorio. “Parliamo di emozione perché quello che cerchiamo di ottenere, sempre, aldilà della dimensione del progetto, è un’esperienza online che non possa essere ignorata dall'utente finale. Un’esperienza che lasci qualcosa. Non si tratta soltanto di estetica e tecnologia dunque: il reasoning è molto più profondo, e parte da obiettivi strategici determinati insieme al cliente. Siamo problem solver, facilitatori dinamici”. “In 5 anni di attività ci siamo creati un bagaglio tecnico importante facendoci un nome a livello internazionale”, aggiunge Enea Rossi, Ceo e Creative Partner Adoratorio. “Anche perché lì, grazie ai premi, è stato più semplice inserirci. É molto meritocratico: puoi competere con i più grandi al mondo se dimostri di avere la stoffa per farlo. E noi ci siamo impegnati per far sì che ogni progetto uscito dall'agenzia fosse un’esperienza unica e rilevante, da quello per una piccola cantina vinicola locale a quello realizzato per Diesel, che pochi giorni fa abbiamo svelato nella sua interezza, Taschen o Lufthansa. Con Auge opereremo in maniera complementare: siamo già al lavoro su una serie di progetti per grandi brand, e faremo di sicuro la differenza”.

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