Michela Bonserio e Giada Furiato
L'affiliate marketing è spesso visto come uno strumento legato alla performance, focalizzato sulle attività di lower-funnel e sull’ingaggio di un’audience già fidelizzata e predisposta alla conversione, con un ruolo meno associato alla brand identity. Awin e Hearst propongono invece un approccio che punta a dimostrare come anche le campagne orientate all’upper-funnel possano generare valore, stimolando fedeltà e interesse nel consumatore, contribuendo alla costruzione del brand, con un impatto misurabile nel tempo.
Cosa fa un network di affiliazione? Nell’immaginario comune l’affiliate marketing è sinonimo di azione immediata e conversione. Eppure, come evidenziato dalla Key Account Manager Michela Bonserio di Awin, “l’affiliazione è in realtà un canale strategico capace di generare valore lungo tutto il customer journey, dal pre-acquisto, alla conversione, fino al post-acquisto.”
La conversione, infatti, non è un evento isolato relegato alla fine del funnel, ma è il risultato di un percorso articolato, costruito attraverso contenuti rilevanti, storytelling ed engagement. In un mercato sempre più affollato e competitivo, dove sconti e promozioni sono diventati la norma, un programma di affiliazione efficace deve poggiare su una brand identity solida e riconoscibile. L’affiliate marketing assume una funzione strategica: diventa uno strumento per unire performance e posizionamento, awareness e conversione, creando una narrazione coerente e attrattiva capace di stimolare il desiderio d’acquisto e la fidelizzazione.
La partnership tra Awin e Hearst
E' proprio su questa visione olistica che si fonda la collaborazione tra Awin e Hearst Digital, un’iniziativa pensata per offrire ai clienti di Awin un accesso privilegiato a un ecosistema editoriale di alto livello. Attraverso la partnership, i brand possono attivare collaborazioni con testate come Elle, Marie Claire, Elle Decor e Cosmopolitan.
Hearst Digital mette a disposizione contenuti su misura e approfonditi all’interno di un contesto editoriale premium. Il ventaglio tematico è ampio e trasversale (dal beauty al fashion, dal lifestyle al design, dal travel al tech) e consente ai brand di comunicare in modo mirato con un pubblico profilato e ricettivo.
In questo contesto, Awin si configura "come un abilitatore strategico: una piattaforma flessibile e vantaggiosa che semplifica l’accesso a questi spazi editoriali esclusivi, con una gamma di formati che spaziano da pubbliredazionali premium a gallery prodotto, campagne Meta e Display, fino a newsletter e DEM personalizzate per ciascuna testata", si legge nella nota stampa.
“L’affiliate marketing non è più solo sinonimo di conversione: oggi è uno strumento strategico che unisce posizionamento, branding e performance", commenta Giada Furiato, Head of Affiliation di Hearst Digital. "Attraverso la nostra collaborazione con Awin, stiamo dimostrando come campagne orientate all’upper-funnel possano non solo migliorare la brand awareness e la considerazione, ma anche portare a risultati concreti in termini di conversione. È un approccio integrato che va oltre la classica logica del lower-funnel, mettendo il contenuto di qualità e il contesto premium al centro di ogni attività, per costruire relazioni durature con i consumatori e generare un valore misurabile nel tempo".
La case history di Hearst e Cocunat tramite Awin
La collaborazione tra Cocunat, brand del settore beauty noto per i suoi prodotti clean e cruelty-free, Awin e Hearst Digital rappresenta un esempio di come l’affiliate marketing possa essere una leva strategica non solo di conversione, ma anche di posizionamento e brand equity.
Fin dall’inizio, si legge nel comunicato, l’obiettivo condiviso è stato quello di superare la logica della sola performance, sviluppando una strategia full-funnel che unisse contenuti di valore e risultati tangibili. Attraverso una pianificazione di contenuti condivisa, aggiornamenti costanti su nuovi lanci e promozioni, e l’attivazione di codici sconto esclusivi, la campagna ha potuto contare su una presenza continuativa, mirata e rilevante nelle principali testate di Hearst. L’utilizzo di formati come listicle e longform, product review, inclusion, contenuti organici e syndication ha consentito di presidiare tutte le fasi del funnel: dall’awareness fino all’azione finale.
I risultati ottenuti hanno superato le aspettative. "La campagna", si legge nella nota stampa, "ha generato un tasso di conversione del 4,55%, ben al di sopra della media del settore beauty, a conferma della forte efficacia del contenuto integrato in un contesto editoriale premium. Il CTR medio è cresciuto in modo significativo nelle fasi successive alla pubblicazione degli articoli branded, e il traffico qualificato verso l’e-commerce del brand ha registrato un incremento costante durante tutto il periodo di attivazione".
Conclusioni
Per Awin, l’affiliate marketing non si limita dunque alla fase di conversione, ma può coprire l’intero funnel, contribuendo anche alla costruzione del brand. Per ottenere risultati duraturi, è necessario integrarlo in una strategia più ampia, dove branding, contenuti e coinvolgimento del cliente lavorano insieme. In questo contesto, le attività upper-funnel non sono più accessorie, ma diventano parte essenziale di un approccio efficace e a lungo termine.